Macerata e l’immigrazione clandestina

Riceviamo e pubblichiamo da Forza Nuova.

“Tre presunti scafisti africani arrestati nei giorni scorsi tra i richiedenti asilo in strutture di accoglienza del territorio dove erano ospitati, nutriti e riscaldati a spese dei contribuenti italiani. L’altro ieri l’arresto del presunto capo pakistano di un’associazione a delinquere dal carattere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che stranamente si era venuto a rifugiare nel nostro capoluogo. Sapevamo da tempo che l’immigrazione a Macerata era completamente fuori controllo, ma le cronache degli ultimi giorni stanno a nostro avviso consacrando politicamente la città come capitale italiana dell’immigrazione clandestina. Frutto del buonismo dell’amministrazione comunale, che invece di utilizzare tutti gli strumenti normativi a disposizione per disincentivare il fenomeno, ha trasformato la città in un centro di accoglienza a cielo aperto, con delle politiche particolarmente permissive in materia. Frutto della leggerezza, del lassismo con il quale le autorità competenti hanno affrontato il pericolosissimo messaggio arrivato con l’arrivo di centinaia di clandestini pakistani tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. È inutile posizionare transenne in via Don Minzoni durante il mercato per prevenire attentati se poi non si comprende che occorre chiudere il rubinetto dell’immigrazione clandestina. Invece di bloccare i flussi migratori, chiudere le frontiere e risolvere il problema a monte, i nostri governanti, nazionali e locali, pretendono di fermare il terrorismo e di proteggere le piazze con delle… transenne!”

Tommaso Golini

14 gennaio 2017

A 12 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti