Acqua, bene pubblico

È proprio vero, l’acqua pubblica sta veramente a cuore all’APM e un dato importante sta a dimostrarlo: Macerata è in testa alla classifica nazionale della XXIII edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto annuale di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani realizzato con la collaborazione scientifica di Ambiente Italia e il contributo editoriale de Il sole 24 ore. È un risultato ottenuto grazie alla ottima performance dell’APM riguardo alla percentuale davvero minima di perdita della rete idrica cittadina: solamente l’8,6%, una vera eccellenza in campo nazionale! Questo è uno dei parametri che concorrono a formare la classifica nazionale. Analizzando i dati del 2015 si può rilevare come il risultato complessivo dei Comuni gestiti da APM sia migliorato rispetto al 2014, passando dal 27,9% al 26,2%, segno di un’attenta gestione della complessa rete idrica, sparsa su un territorio che coinvolge ben otto Comuni: Macerata, Pollenza, Treia, Appignano, Corridonia, Montecosaro, Morrovalle e Castelfidardo. Come si calcolano queste percentuali? È abbastanza semplice, il parametro viene calcolato rapportando la differenza tra il volume di acqua immessa in rete e il volume di acqua fatturata agli utenti. Le perdite sono dovute a motivazioni tecniche, quali possono essere i lavaggi delle condotte e le riparazioni dei guasti alla rete (3%); ci sono perdite amministrative per la obsolescenza  del parco contatori (3%)  che, comunque, è in corso di rinnovamento; purtroppo sono presenti, fortunatamente in minima parte, pure le cosiddette “perdite per derivazioni fraudolente” (0,2%); la parte più rilevante spetta alle perdite in rete dovute alle rotture (20%). Su questo fronte l’APM si sta dando molto da fare e i risultati si sono visti un po’ in ogni Comune, in special modo a Corridonia (dal 49,6% al 41,3%), a Pollenza (dal 29,2% al 27,2%) e a Treia (dal 42,7% al 35,2%). Unico neo è rappresentato dal Comune di Morrovalle (51,3%), la cui percentuale elevata si riconduce a una rete idrica obsoleta e a una composizione del terreno che non permette di individuare con tempestività le dispersioni, motivo per cui non è possibile intervenire sulle rotture rapidamente. Per ovviare a questo problema l’APM sta predisponendo un sistema di monitoraggio strumentale della rete per rilevare preventivamente il problema. Un altro parametro di efficienza della rete idrica tecnicamente riconosciuto è il volume di acqua disperso rapportato alla lunghezza della rete idrica. Questo parametro è riconosciuto anche dall’IWA (International Water Association) e ha una valenza più tecnica in quanto tiene conto anche delle dimensioni del territorio gestito. Per tutti i Comuni gestiti da APM tale valore è pari a 5,1 mc/km/g e porta alla considerazione che la gestione delle perdite idriche viene correttamente effettuata. Portiamo come esempio due altre gestioni: la Hera ha 7,8 mc/km/g (parametro minimo dopo APM) mentre la Sidra Catania, con 102,8 mc/km/g presenta il risultato peggiore. 

Fernando Pallocchini  

 

CURIOSITÀ

Quanta acqua consumiamo ogni giorno?

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 Abitanti serviti nei Comuni gestiti da APM e consumo idrico in litri pro capite ogni giorno:

 

Macerata 41.300 abitanti serviti – 171 litri

Catelfidardo 18.171 abitanti serviti – 199 litri

Corridonia 14.953 abitanti serviti – 137 litri

Morrovalle 9.891 abitanti serviti – 142 litri

Treia 9.121 abitanti serviti – 133 litri

Montecosaro 6.900 abitanti serviti – 158 litri

Pollenza 6.421 abitanti serviti – 128 litri

Appignano 4.087 abitanti serviti – 162 litri

 

13 gennaio 2017

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