La paura del terremoto ha fatto sì che le scolaresche disertassero per prudenza il bel museo di storia naturale di Macerata, ma le vacanze hanno dato modo a ragazzi e genitori per animare le sue sale, dove fino al 18 marzo, ci sarà la mostra temporanea “Le Ammoniti Iridescenti” una esposizione di esemplari particolari e rari di molluschi cefalopodi estinti, provenienti da varie parti del mondo, che si aggiungono alle esposizioni permanenti sempre belle da riammirare, di ammoniti e altri fossili provenienti dal territorio maceratese e altri giacimenti, conchiglie da tutti i mari, oltre alle raccolte zoologiche e una suggestiva raccolta di minerali, cristalli e pietre dure.
Le ammoniti della mostra temporanea sono di diverse epoche e diversi generi, con la comune particolarità dell’iridescenza: quando vengono ritrovate in sedimenti argillosi, il loro originale rivestimento madreperlaceo risulta spesso in buono stato di conservazione.
Una curiosità: fino al 1960 gli esemplari piccoli (microconca) e grandi (macroconca) trovati negli stessi livelli stratigrafici, pur essendo molto simili erano ritenuti erroneamente appartenenti a specie diverse. Queste coppie, però, venivano ritrovate vicine così frequentemente che il fatto è stato infine interpretato come “dimorfismo sessuale”: la conchiglia più grande è femminile, e la più piccola è l’esemplare maschile.
Il museo è aperto tutte le mattine nei giorni feriali, info 0733.256385, gruppo fb “Museo di Storia Naturale di Macerata – Dezi Romano e Ramazzotti Rita”
Simonetta Borgiani
ph La rucola
10 gennaio 2017