Si può tranquillamente chiamare… “effetto collaterale”! È quel che accade per tutta la città dopo che i bravi maceratesi hanno depositato fuori dall’uscio di casa, fuori dalla bottega e nei punti di raccolta i loro sacchetti colorati e i pacchi con il cartone.
Co-protagonisti sono i cani maschi. Quelli che segnano il posto per far sapere che è il loro territorio. Lo segnano e lo controllano ogni giorno: il palo della segnaletica, lo spigolo del muro sono i punti fissi. Poi ci sono i punti mobili: le ruote delle macchine che arrivano, parcheggiano e se ne vanno portando in giro per il mondo il messaggio odoroso: qui ci sono stato io! il cane del quartiere. Da quando è entrata in auge la raccolta “porta a porta” per i cagnetti è arrivato il “punto nuovo”, detto anche “punto mutevole” e cioè i mucchietti d’immondizia, gli ordinati sacchetti colorati che sono lì ad attendere il cane: vergini di profumi (esterni, per quelli in-terni è un altro paio di maniche). Il cane arriva, annusa, alza la zampetta e… voilà, il segnale è lasciato.
04 gennaio 2017