L’infuso di comodo, il cosiddetto limoncello

Cos’è l’infuso ? È il principio di base per chi vuole ottenere un prodotto liquoroso buono e  genuino.Gli altri liquori in genere derivano da dubbie composizioni, non certo da quegli  infusi che esigono attenzioni, scelte e anche un certo esigente processo. Essi infatti, provengono dagli aromi contenuti in radici, foglie e frutti da mescolare tra loro e che alimentano la fantasia di chi si propone di raggiungere un determinato scopo. Rimane sempre e comunque in loro la primaria sostanza da cui derivano. Ciò premesso proviamo a fare il nostro infuso di comodo il cosiddetto “limoncello” per nostra soddisfazione casalinga. Di cosa abbiamo bisogno ? di buoni limoni: è logico. Per scelta, mi sono sempre orientato verso quelli di provenienza dalla costa amalfitana.  Purtroppo,  non  sempre reperibili. Cosa fare? sono sempre a disposizione quei profumatissimi limoni siciliani che nulla hanno da invidiare a quelli campani. Comunque, indipendentemente da qualsiasi provenienza, bisogna sottoporre per cautela i limoni a ulteriori lavaggi, strofinando bene l’esterno perché i  limoni sono soggetti all’attacco della cocciniglia, insetto sempre presente che ricopre la larva con uno scudetto protettivo naturale. Nelle coltivazioni è facilmente individuabile, perché forma intorno a sé una lanugine bianca. Ciò premesso, entriamo dunque nel nostro “liquorificio”.

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Ricetta: ingredienti: n° 9-10 limoni, litri 1 di alcol buongusto, kg.1 di zucchero, acqua buona di sorgente (quantità da stabilire ). Procedimento: tagliare finemente la  buccia esterna dei limoni, facendo attenzione a non intaccare il bianco; immergere la quantità ottenuta dei limoni in 1 litro di alcol buongusto, tutto in un contenitore di vetro. L’infuso  deve durare 10 giorni, previo regolare rimescolamento. Al decimo giorno sciogliere in una pentola kg.1  o poco più di zucchero, in tanta acqua in relazione al grado alcolico che si vuole al prodotto finito. Questo rapporto varia a seconda dei gusti: il mio, a esempio, è quello tendente a ottenere un limoncello profumato di essenza di limone, con grado alcolico moderato: 16-17 gradi. Il calcolo è semplice: 1 litro di alcol contiene alcol etilico di 95- 96 gradi, l’acqua di conseguenza, diluirà fino al tenore voluto. Nel mio caso sono sufficienti litri 3 di acqua. Lo sciroppo formato da zucchero e acqua deve essere portato all’ebollizione. Lasciare raffreddare. Unire le parti, previo filtraggio. Imbottigliare. Il limoncello, con questa gradazione alcolica, si conserva bene nel tempo, si sconsiglia l’uso dello zucchero di canna, specialmente quello grezzo. Si consiglia, invece, di  bere il limoncello con parsimonia. Ottimo sul gelato o come digestivo dopo un lauto pranzo.

02 gennaio 2017

 

 

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