Inerme esploratore di stimoli
invano grida il mio cuore
per spezzare lo specchio del silenzio
e donarti profumi di terra.
Corre invano la voce tra cupole d’aria.
Non ascoltano richiami accorati
di ostinato pellegrino di ombre
e il tormentato viaggio del sangue
insegue solo ricordi senza speranza.
Sfida la mano pagine di nebbia:
non danno presenza alla tua assenza,
generoso splendido fiore reciso
in un fulgido giorno di sole.
Il desiderio è un vinto guerriero
che trepida attesa di nuove battaglie
più non conosce.
spezzata al futuro la spina dorsale
il pane diventa sempre più amaro.
31 dicembre 2016