“Insieme per dire NO alla proposta di legge sull’obbligo vaccinale, recentemente presentata al Consiglio Regionale Marche dal gruppo Pd e firmata dai consiglieri Micucci e Brusilacchi. NO alle vaccinazioni obbligatorie per i bimbi che vorranno accedere ai nidi d’infanzia e ai centri per l’infanzia pubblici e privati, poiché tale obbligo minerebbe gravemente i loro diritti fondamentali e creerebbe un elemento discriminatorio”.
È questo il grido che sale dalle Associazioni Genitori e Figli per Mano, dal Comitato Montinari Marche, dall’Acu Marche, dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili di Macerata e dall’Associazione Oltre di Jesi, che si sono unite in questa battaglia al Gruppo Genitori per la Vita di Macerata, caratterizzato da mamme e papà che hanno visto la salute dei propri figli irrimediabilmente compromessa dopo la pratica vaccinale. Tutti insieme hanno deciso di fare fronte unico per difendere il diritto fondamentale all’accoglienza dei bambini nei servizi educativi della prima infanzia.
Lo scorso 27 dicembre le associazioni hanno consegnato all’Assemblea Legislativa delle Marche una lettera di “diffida” contro la proposta di legge. Lettera presentata nell’ambito di un incontro organizzato a Civitanova Marche poco prima di Natale e che in una sola serata ha raccolto ben 200 adesioni di cittadini che hanno partecipato all’iniziativa. Questa è stata solo la prima, poiché sono già in programma una serie di incontri in ogni provincia marchigiana per proseguire con la raccolta firme e per discutere dell’antidemocraticità della Proposta di Legge.
Questa infatti, spiegano, vìola i principi sanciti dall’articolo 3 e 32 della Costituzione, nonché l’articolo 3 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, l’articolo 5 della Convenzione Internazionale di Oviedo (ratificata dallo Stato Italiano con Legge 145/2001) ed è in palese violazione della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia.
Senza contare che nella Regione Marche non è possibile effettuare la somministrazione dei 4 vaccini obbligatori per legge perché è disponibile soltanto il vaccino esavalente, che comprende i facoltativi pertosse e Haemophilus influenzae B, che dovrebbero essere appositamente richiesti dai genitori adeguatamente informati. È bene ricordare che in merito c’è anche una denuncia dell’Associazione del Codacons depositata alla Corte dei Conti, perché tale prassi rappresenta uno sperpero di denaro pubblico a carico di tutti i contribuenti.
Dopo attenta lettura della proposta di legge in questione, le associazioni affermano: “La proposta di legge rappresenta un grimaldello per discriminare in futuro i bambini non vaccinati anche nell’ambito scolastico e per ampliare il ventaglio delle vaccinazioni obbligatorie per legge a tutto vantaggio delle Aziende Farmaceutiche. Basti ricordare che in quasi tutti i Paesi dell’Europa Occidentale (Germania, Austria, Irlanda, Spagna, Danimarca, Finlandia, Lussemburgo ecc.), a basso indice di corruzione a differenza dell’Italia, non esistono vaccini obbligatori. Le nostre Associazioni sono infatti basite nel riscontrare che nonostante l’imperante corruzione nel mondo Sanitario (di cui anche nelle Marche c’è stato un certo protagonismo che necessiterebbe di interventi legislativi immediati e mirati sulle politiche di Trasparenza, regolamentazione delle attività delle ‘Lobbies’ e sui conflitti di interesse) l’attività politica si è soltanto focalizzata sulla questione vaccinale. Che tra l’altro non tiene assolutamente conto dei numerosissimi bambini danneggiati irrimediabilmente dai vaccini e delle sempre più frequenti gravi reazioni avverse”.
L’invito rivolto ai Consiglieri Regionali è quindi quello di ritirare la Proposta di Legge in questione.
“Se si dovesse pervenire all’approvazione della stessa – rimarcano le promotrici della diffida – interverremo in tutte le sedi (politiche, mediatiche, giudiziarie, comunitarie e internazionali), per segnalare questo atto legislativo che, tra l’altro, getta le basi per ulteriori future discriminazioni. Facciamo appello alla responsabilità civica da parte dell’Assemblea Legislativa e auspichiamo un incontro tra le parti, che tenda ad un reale confronto in materia di vaccinazioni”.
28 dicembre 2016