Le lacrime si sa possono essere foriere di eventi gioiosi o al contrario tristi e siccome già lo scontento di me si era impossessato in quel di giugno, poi, in agosto, è stata l’ora della festa nel tempio della musica: lo Sferisterio! Nell’ormai classico appuntamento organizzato splendidamente dal gruppo folkloristico de “I Pistacoppi”, a Macerata ho potuto vivere una grande emozione. Vedere mano nella mano giovani di Colombia, Russia, Spagna, Taiwan e Italia, festeggiati da tutti noi accorsi in massa nel luogo simbolo della città. Questo non poteva che rendermi felice e orgoglioso di quanto stava accadendo, come spero sia successo a chiunque abbia assistito alla manifestazione. Questa era l’altra parte dello specchio della nostra nazione, capace ogni volta di stupire sia nel bene che nel male. Non so se sia stato codesto momento felice a predisporre l’animo a veder raggiante il futuro ma siffatta condizione certamente mi ha permesso di viver poi con grande gioia l’avventura delle Paralimpiadi! Ragazze e ragazzi che hanno messo sulle strade, le piste, i palazzetti e le piscine quanto di meglio si possa chiedere a una gioventù che ha negli occhi e nel cuore solo un futuro migliore! Son loro che si devono portare a esempio e spero che le testimonianze di questi grandi uomini e donne possano essere ascoltate anche in altre occasioni da tutti noi cittadini. Ben vengano incontri e dibattiti che invece di parlar di banalità siano a ricordarci concetti come libertà, fraternità, eguaglianza e partecipazione. Se da questo Medio Evo si vuole sortire non vedo altra strada da seguire!
Fabrizio Giorgi
26 dicembre 2016