Treia rende omaggio a Dolores Prato

Domenica 11 dicembre, nell’ambito del Grand Tour Cultura, promosso dalla Regione Marche e dal MAB (Musei, Archivi e Biblioteche),il secondo dei quattro appuntamenti in calendario per il comune di Treia. Protagonista assoluta dell’evento, presso il Teatro comunale, la scrittrice Dolores Prato, una delle più grandi autrici del ‘900 italiano, che a Treia ha trascorso gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza presso due anziani zii; il suo romanzo più noto, autobiografico, “Giù la piazza non c’è nessuno” narra luoghi e accadimenti degli anni trascorsi nella cittadina marchigiana.

Al centro dell’evento di domenica l’opera “Voce fuori coro di Dolores Prato”, di Valentina Polci, edizioni Quodlibet, frutto di un progetto editoriale, costituito dal lavoro di ricerca, raccolta e trascrizione di materiale inedito, predisposto dalla Prato in vista della pubblicazione di un pamphlet in occasione del centenario della elezione di Roma a capitale del Regno d’Italia. 

Ricca la serie di interventi che si sono susseguiti; dopo i saluti di benvenuto del Sindaco di Treia Franco Capponi e  dell’Assessore alla Cultura Edi Castellani, l’autrice dell’opera, Valentina Polci si è alternata con la professoressa Rosa Marisa Borracini, ordinaria di storia del libro e dell’editoria e storia delle biblioteche dell’Università di Macerata, per illustrare i passaggi più significativi dell’opera e leggerne alcuni brani, con il contributo dell’attrice Francesca Zenobi. “Voce fuori coro di Dolores Prato”, è il frutto di un grande lavoro di ricerca studio e trascrizione di materiale inedito, di Valentina Polci, giornalista e ricercatrice, che ci consegna un interessantissimo testo con i frammenti e gli appunti autografi scritti dalla Prato su Roma capitale d’Italia, in occasione del centenario del 1971, ponendosi in controtendenza rispetto alla tradizionale storiografia risorgimentale. Ad arricchire la platea degli intervenuti Manuel Orazi, rappresentante della casa editrice Quodlibet e Ines Ferrari e Filippo Ferri, amici e custodi della memoria di Dolores Prato, venuti appositamente da Roma per l’occasione. Emblematiche le parole di Ines Ferrari, quando afferma che per Dolores Prato “Treia era lo scrigno dove aveva racchiuso tutti i suoi ricordi”, chiara testimonianza del forte legame che la scrittrice aveva per la Città di Treia, un legame così forte che le aveva fatto affermare che “Se Leopardi fosse stato di Treia, avrebbe sentito lì il mistero dell’infinito”.

La presentazione del libro della Polci è stata dunque l’occasione per valorizzare ancora questa grande scrittrice  del Novecento italiano. L’opera “Voce fuori coro di Dolores Prato” è stata realizzata dal Comune di Treia, con il sostegno della Regione Marche – Assessorato alla Cultura – che attraverso fondi dedicati all’editoria, ha considerato Dolores Prato e i suoi scritti patrimonio culturale da salvaguardare, difendere, valorizzare e tramandare.L’obiettivo di valorizzare questa figura non si esaurisce, comunque, con queste attività; infatti, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Treia promuove la scrittrice  anche a scuola, attraverso un progetto di comunicazione del patrimonio culturale, rivolto alle nuove generazioni.

La  giornata dedicata alla grande scrittrice, nella bellissima cornice del Teatro Comunale, ha visto la partecipazione di un pubblico appassionato, che ha ascoltato con attenzione i vari interventi. Per rendere più viva e presente  la scrittrice, l’iniziativa si è aperta con alcune brevi performance a cura di Victor Carlo Vitale e Officina Teatrale, tratte da “Zolle di Prato”, lavoro di Victor Carlo Vitale, più volte messo in scena per le vie della città e nei luoghi Pratiani.

13 dicembre 2016

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