Settembre fortunato per la caccia (al rifiuto…)

Dice l’adagio “meglio soli che male accompagnati” ed evidentemente non erano previsti accompagnatori buoni per la passeggiata ecologista del 12 settembre 2016 a Treia, da me organizzata per il 64° della Fondazione dell’A.V.I. Così sono partito da solo per la battuta di caccia alla ricerca di rifiuti “selvaggi”. E debbo dire che la raccolta è stata proficua… Di solito i cacciatori partono all’alba il sottoscritto, invece, è uscito di casa al tramonto e ha subito avuto la bella sorte di trovare un bel sacchetto dell’organico rovesciato per terra e aperto dalle unghiette di qualche gatto (o topo, non si sa), evidentemente conteneva resti di cibo appetitoso, comunque l’ho subito sistemato in un apposito contenitore e così il mio primo carniere era stato riempito. Ho proseguito poi per le strade basse dove non sono mancate cartacce e involtini vari, disceso davanti alla casa di Dolores Prato bambina sono uscito sul viale attorno alle mura e dopo una meditazione in panchina, vicino al monumento dell’AVIS, sono poi arrivato ai Giardini di San Marco. Lì ho fatto incetta di fazzoletti da naso (o per le lacrime, non so…) usati e di pacchetti vuoti di sigarette. Scendendo lungo la scarpata ho rinvenuto una buona quantità di contenitori di bevande artificiali e di acque minerali, di lattine di vario genere, di involucri di merendine e di caramelle, etc. etc. Quando avevo già riempito il secondo carniere ecco il colpo grosso! Ritornando sul viale ho trovato su un marciapiede, evidentemente gettatovi da una macchina in corsa, un bel sacco giallo di rifiuti indifferenziati pieno zeppo. Così, complimentandomi con me stesso per l’eccellente risultato della battuta, ho provveduto a piazzare il tutto negli appositi cestini comunali e son tornato felice e leggero a casa, che era già buio.

05 dicembre 2016

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