Epopea maceratese alla ricerca dei sacchetti per la raccolta differenziata

Preparo il blu, controllo giallo, carta, umido: carta ko, umido agli sgoccioli! È ora che passo a prendere i sacchetti, dopo tanto tempo, perché vivo solo, spreco poco, mangio tutto. Andiamo. Scuderie papaline tutto chiuso, luogo deserto, niente cartello: dove sono andati a finire? Vado oltre, cerco gente, vedo, chiedo: qualcuno sa. I sacchetti trasferiti, sono andati poco in là. Corso Cairoli, eccomi, arrivo. Cerco insegna, non la trovo, chiedo ancora, nessun sa, poi ne trovo uno informato: devi andare all’altra parte, verso, circa, la metà e qualcun te lo dirà. Di cartelli manco l’ombra, anzi all’ombra uno sta, ben nascosto niun lo ruba. Porta aperta cartello in vista… mi domando: quando porta chiuderanno… il cartello sparirà e i sacchetti, come tesoro prezioso, al chiuso resteran. Anonimi. Ve pòzzino caricavve! …dicìa ‘llu pòru nonnu…

05 ottobre 2016

 

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