Molti attori teatrali e cinematografici, giornalisti RAI e radiofonici, operatori culturali si sono formati presso la Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, l’etichetta storica che sottintende alla massima qualità non solo per il linguaggio teatrale, ma anche per l’applicazione dello studio in altri ambiti scientifici grazie alla disciplina dell’Ingegneria Umanistica, derivazione della Scuola diretta da Maurizio Boldrini. Per il 34° anno il manifesto che annuncia l’apertura delle iscrizioni al nuovo anno di corso appare sui muri delle città e dei paesi del territorio, è il conforto e il prestigio di una iniziativa fuori categoria che resiste alle intemperie della mediocrità, è l’occasione per giovani e meno giovani di poter provare un’esperienza conoscitiva di alto livello. Come al solito gli allievi saranno organizzati in piccoli gruppi tanto da poter contare su proficue lezioni settimanali, inoltre avranno un monte ore individuale per perfezionare l’apprendimento e per assecondare gli interessi personali. Le materie sono: corretta pronuncia italiana, impostazione e dinamica vocale, lettura espressiva, recitazione in versi e in prosa, composizione poetica, drammaturgia, regia, organizzazione, documentazione, azione e musica scenica, prassi sceniche, antropologia teatrale. In più ci saranno alcuni laboratori di dinamica filmica, di scrittura e di radiofonia. E’ prevista l’attivazione anche di una classe riservata a bambini e ragazzi. I nuovi allievi potranno partecipare come uditori anche a Ingegneria Umanistica, iniziativa solitamente destinata alla frequenza di allievi veterani che quest’anno verterà sull’applicazione di risultanze maturate negli anni precedenti (si ricorderà a esempio che lo scorso anno Ingegneria Umanistica si è applicata alle modalità tecniche di Carmelo Bene) a tre diversi campioni testuali: la tragedia in versi, opera scelta “Adelchi” di Manzoni; il dramma prosastico, testo scelto “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello, un classico esemplare della crisi del dramma; il romanzo, qui la scelta è un omaggio a un autore locale scomparso lo scorso anno, Enrico Gentili di Montegiorgio, testo “Maiali nella nebbia”, capolavoro narrativo che sconfina in poesia. L’attività didattica di Ingegneria Umanistica inizia a ottobre, mentre quella della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione inizierà a novembre e terminerà a giugno 2017 (in coincidenza con il 35° anniversario della fondazione del Minimo Teatro) con l’allestimento degli studi scenici finali.
Per informazioni e iscrizioni: Minimo Teatro, borgo Sforzacosta n. 275, Sforzacosta di Macerata, telefoni: 0733.201370 – 347.1054651.
03 ottobre 2016