La scogliera affiora placida
dal mare increspato dalla brezza salata.
I gabbiani,
stranamente allineati,
si crogiolano al sole,
pigramente vigili ai guizzi squamati
che saettano nell’acqua.
O galleggiano simili a canotti piumati
remissivi alle correnti marine.
O volano solennemente,
sfidando i venti in quota,
padroni del cielo e della levità.
E noi, quaggiù,
incollati alla spiaggia,
sferzati dalla sabbia negli occhi,
ci sforziamo di staccarci dall’amaro suolo,
almeno col pensiero,
e sogniamo l’aria rarefatta
fra le nuvole
che ci parli di libertà,
fra il piumaggio scompigliato dei nostri desideri.
09 agosto 2016