Psicostoria

Il pomeriggio del 18 aprile 2015 ho trascinato Paolo D’Arpini a Pollenza, già Montemilone, per una conferenza dell’architetto Medardo Arduino sulla presenza dei carolingi qui nelle Marche (http:// larucola.org/ 2015/ 04/ 15/ medardo – arduino-a-pollenza/).  Partecipo quando posso a tutte le conferenze di Medardo Arduino e degli altri ricercatori sul tema, mai mi stancano anche quando ripetono cose già sentite. L’aspetto che vorrei sottolineare è venuto fuori da un commento di Paolo: la psicostoria. La psicostoria (o psicostoriografia) è sia una scienza immaginaria, presente nei libri del ciclo della Fondazione di Isaac Asimov, in grado di prevedere l’evoluzione della società umana, sia una branca della psicologia che studia, col metodo della psicoanalisi, la vita dei personaggi storici del passato (Wikipedia). Tralasciando il discorso di prevedere con questa scienza l’evoluzione futura del genere umano, per quanto riguarda il passato è un concetto tutto da approfondire: sono convinta che l’uomo, come Asimov, con tutta la sua fantasia, non sia in grado di inventare niente, perciò vi dico di più, la fantascienza non esiste, è memoria, è psicostoria, magari elaborata, ma non inventata. A scuola ci viene sempre insegnato che una parte di medioevo è un periodo oscuro, dove non c’è conoscenza, e presumibilmente dove niente sia accaduto. Ma dentro di noi, noi tutti, è il periodo che più ci affascina, con fantasticherie di cavalieri, dame e principi… come mai? È una memoria. Dentro di noi sappiamo che non è vero, che quel periodo – come si sta riscoprendo – è stato veramente a volte terribile ma anche fantastico come lo immaginiamo e anche di più. Anche le cosiddette “costellazioni familiari” si basano su qualcosa di simile: gli attori impersonano familiari e antenati del protagonista, e vengono fuori atteggiamenti, personaggi e situazioni reali che neanche lui conosceva, il tutto a spiegare problematiche da sciogliere che condizionano la vita presente ma vengono dal passato di chi richiede la rappresentazione. Non è stregoneria né fantasia, sono legami, memorie, traumi, energie che si tramandano insieme al dna. La lettura e la correzione di tali memorie è una delle frontiere da abbattere nel nostro misterioso cervello. Come si sta imparando ad analizzare la storia personale, con le “costellazioni” per esempio, si dovrà imparare anche a leggere la storia in senso più ampio, nella memoria degli oggetti, dei luoghi, che impressioniamo vivendoci vicino, ma dove in particolar modo si memorizzano eventi molto forti: non è semplicemente un condizionamento mentale o una impressione quando si entra in un luogo e si hanno sensazioni particolari, di gioia, di paura, di tristezza che il luogo ci evoca… la psicometria esiste, se non percepiamo è perché la nostra paura ce lo impedisce.

15 luglio 2016

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