A Camerino 20 giorni di musica

Venti giorni di musica per permettere a tutti gli allievi di esibirsi.

Dall’8 al 28 di giugno si sono infatti svolti i saggi di fine anno scolastico 2015/2016 dell’Istituto Musicale “Nelio Biondi” di Camerino, che vanta 162 iscritti suddivisi nelle classi di chitarra moderna (M° Duccio Spacca e M° Piero Tosi), di basso (M° Giovanni Falaschi), di canto (M° Frederique Willem), di pianoforte (M° Fabio Paciaroni, M° Chiara Ercoli, M° Andrea Ercoli, e M° Francesco Fratini), di tromba (M° Luciano Feliciani), di flauto (M° Cinzia Bardeggia), di musica per gioco (M° Letizia Forti), di musica insieme (M° Vincenzo Correnti), di sassofono (M° Roberto Micarelli), di violino (M° Martina Palmieri), di oboe (M° Raffaela Zannini), di percussioni (M° Giacomo Correnti) e di Clarinetto (M° Vincenzo Correnti) e seguiti nelle materie complementari dai maestri Matteo Morosi e Michele Marchetti.

La serata conclusiva del 28 giugno al Palazzo della Musica ha visto protagonisti i clarinettisti del direttore Correnti, in uno spettacolo straordinario dal titolo: “Suono, vita, aria…”.

Inizio particolare della serata: lentamente i dodici ragazzi della classe hanno invaso la chiesa di San Carlo, tenendo una nota e vagando per i suggestivi spazi, dietro di loro il Maestro che, al termine del brano, ha spiegato l’esperimento di musica contemporanea proposto, frutto della proficua collaborazione con un importante musicista e amico qual è Fabrizio Ottaviucci.

Di seguito si sono esibiti tutti i ragazzi, proponendo canzoni popolari più semplici e pezzi molto più impegnativi di importanti musicisti. Il pubblico è rimasto letteralmente spiazzato al momento dell’esecuzione del brano 4’33”, opera del compositore sperimentale statunitense John Cage.

Al termine i ragazzi, entusiasti per l’ottima riuscita della serata, hanno abbracciato l’insegnante, ringraziandolo per aver trasmesso loro la passione per la musica.

“162 allievi è un numero importante per una realtà come la nostra – ha detto in conclusione il M° Correnti, che dagli anni ’80 è direttore dell’Istituto Biondi – ma soprattutto sono contento se riesco nell’intento di avvicinare questi ragazzi alla musica, perché sono fermamente convinto che chi ama la musica, nella vita, ha una marcia in più”.

Donatella Pazzelli

30 giugno 2016

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