Buon lavoro!

Stimatissimo Direttore, vorrei, tramite le pagine de La rucola, fare gli auguri al nuovo Presidente, dottor Giuseppe Rubera, e a tutto il Direttivo dell’Avis di Treia. Mi spinge a scrivere un duplice fatto: quello di essere stato anche io Presidente della stessa Avis, dopo il fu monsignor don Pietro Balestra (ora “buonanima”); e quello della soluzione, del tutto positiva per me, con due assoluzioni per non aver commesso il fatto, della mia annosa vertenza con la stessa associazione. Fu una disgraziata vicenda che disaffezionò molti donatori treiesi, i quali continuarono a donare facendo però ricorso, allora e alcuni ancora oggi, all’Avis di Macerata. Quella volta venni eletto con assoluta regolarità, con l’intervento del Direttivo provinciale dell’Avis maceratese e con votazione segreta (eventi mai avvenuti prima). Dopo i primi, immediati e non pochi, innegabili successi della mia Presidenza venni irregolarmente sfiduciato, con una riunione arbitraria in quanto avvenuta senza la prevista convocazione e in mia assenza, e quindi diffamato su iniziativa di alcuni animosi, che erano stati membri del Direttivo da me presieduto. Il motivo? “Di te non ci fidiamo!” Si sospettò da alcuni, che erano stati membri anche del Direttivo precedente, che il sottoscritto, se non lo aveva già fatto, avrebbe potuto appropriarsi delle “offerte” pro Avis. Faccio presente che le offerte da me raccolte furono un record: 33 milioni di lire, il triplo di quanto si raccoglieva in precedenza! Denaro interamente da me versato sul conto corrente intestato all’Avis. Ripeto, fu una disgraziata vicenda nata dal noto proverbio che recita: “Chi mal fa mal pensa!” Quindi l’augurio sincero che porgo al nuovo Presidente e al suo Direttivo è che, lavorando insieme, riescano a far uscire l’Avis treiese da quel “torpore” che c’è stato dopo e, forse, a causa della disavventura che, innocente, mi ha visto coinvolto: “Buon lavoro!”

20 giugno 2016

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