La salute dei cani ospitati nel canile comunale di Macerata continuerà a essere monitorata dagli esperti della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Camerino. Con la firma ufficiale avvenuta nella sala consiliare del Comune, è stato infatti rinnovato l’accordo, per altri tre anni, tra Meridiana Cooperativa Sociale, gestore della struttura insieme con l’associazione di volontariato Argo, Comune di Macerata e ateneo camerte che prevede la presenza degli studenti, ricercatori e docenti dell’Unicam all’interno del canile comunale per accertare la salute degli animali presenti.
“La firma del primo protocollo – come ha ricordato nel suo intervento l’assessore all’Ambiente, Mario Iesari – è avvenuta nel 2011 e, dopo sei anni di collaborazione, il gestore del rifugio Gli amici del cane, l’Amministrazione comunale e l’Università di Camerino hanno deciso di proseguire il progetto. Tutto questo è un esempio di come possiamo produrre risultati interessanti e importanti in grado di sviluppare progetti di eccellenza”.
Il nuovo accordo, a partire da quest’anno, prevede anche il monitoraggio delle malattie neoplastiche, che colpiscono gli ospiti del canile comunale di Macerata, anche in riferimento al Registro tumori animali, recentemente istituito dall’ Ospedale Veterinario Universitario Didattico. Il rifugio maceratese, dunque, darà il suo contributo a un registro che avrà una ricaduta importante anche per la salute pubblica. Infatti, molti tumori animali, segnatamente quelli del cane e del gatto, hanno caratteristiche biologiche simili (se non sovrapponibili) a quelli dell’uomo, potendo riconoscere gli stessi agenti mutageni e cancerogeni.
Il registro tumori animali rappresenta, come ha ricordato il dottor Andrea Spaterna, direttore sanitario dell’ospedale veterinario universitario didattico dell’Università di Camerino, uno strumento necessario per gli studi epidemiologici finalizzati a rilevare ed elaborare i dati relativi alle neoplasie degli animali che vivono a stretto contatto con l’uomo e che, quindi, ne condividono gli stessi fattori di rischio; gli animali diventano così una sorta di sentinella, in quanto oltre a sviluppare malattie neoplastiche simili o sovrapponibili a quelle dell’uomo, hanno una vita molto breve, cosa che consente di ottenere dati epidemiologici sui fattori di rischio, relativi a determinate aree territoriali, in un periodo temporale molto più ristretto rispetto a quelli che possono scaturire dallo studio statistico delle neoplasie dell’uomo.
Per quanto riguarda i cani adottati al canile comunale di Macerata, dal 2011 al mese di aprile scorso sono stati affidati o riconsegnati ai propri padroni 508 cani. A ricordarlo Giuseppe Spernanzoni, presidente della Meridiana: “Un dato importante – ha proseguito – che vede anche una notevole riduzione del numero degli animali in ingresso che oggi si registra inferiore a quello delle uscite, frutto delle moltissime campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono e a favore dell’adozione realizzate negli ultimi anni da Meridiana e Argo”. Infine, tra i dati più importanti che si registrano al canile di Macerata c’è anche quello del fronte occupazionale che vede impegnate 6 persone a tempo indeterminato nelle quotidiane attività di cura e tutela degli animali ospitati.