Son io
la bimba
che emula del vento
fagocitata da petali e fiori…
La fanciulla
che attraversava illimitati teoremi
per un amore corrusco
come pinnacoli di templi
azzurri
come lo spaziare d’un gabbiano…
La donna
che amando ha dato
fino all’ultima sua stilla
in rispondenza di croci contorte…
La creatura
che nonostante tutto
indugia in filigrane d’estro
e cuce ancora bambole
intrecciando con trame d’arcobaleno
quando i raggi di sole
o d’un pugno di stelle
piovono
per scongelare l’anima…
L’essere a cui
la speranza ha riservato il domani
son io!