Bello il mondo perché vario,
tutti vòle dì la loro,
tutto un gran vocabolario,
cento papi in concistoro.
Magnalbò, lo gran signore,
viene avanti con l’artiglio;
lui, potente e Senatore,
dice a me che so’ un coniglio!
Magnalbò, da ver padrone,
tira fuori lo spadone;
grande e grossa affermazione
quando dice: “Sì un cojone”!
Non te pare, Magnalbò,
che i poretti è sempre stati
dai ricconi, guarda un po’,
sottomessi e po’ azzittati?
Se Pasquino non c’ha un nome
forse è pe’ necessità:
contro il nobile cognome
posso dì la verità.
Vario il mondo ho detto prima,
ma di certo resta il fatto
che io faccio miglior rima
e t’ho dato scacco matto!