Non stiamo a ripetere la polemica infinita sul Pronto Soccorso dell’Ospedale maceratese, anche se riceviamo in continuo segnalazioni delle lunghe attese, ore e ore, dei pazienti, spesso adagiati sulle barelle in corridoio, perché pare si siano decisi a terminare i lavori di ampliamento strutturali ai quali, si spera, seguirà l’ampliamento dell’organico in servizio. Purtroppo viviamo in una epoca dove è più importante la parte economica rispetto a quella umana, vuoi per gli sprechi precedenti (anche attuali visto che i dirigenti bravi a tagliare poi ricevono premi…) vuoi per una mancanza di sensibilità vera nei confronti delle persone. Oggi si sta dietro al refrain politico dell’accoglienza a tutti i costi (e che costi!) perdendo di vista le necessità degli italiani. La foto è esemplare: un barbone ha cercato rifugio in una freddissima notte nell’androne del Pronto Soccorso cittadino, si è sistemato coperto alla bell’e meglio su una carrozzina, in un angolino riparato (si fa per dire perché le porte automatiche si aprono in continuo per far accedere le ambulanze e le auto dei soccorritori facendo entrare folate di aria gelida). Nessuno che si sia preso cura di questo poveraccio. In un ospedale. Nel medioevo c’erano gli Ospedali dei Pellegrini…
Il riposo del barbone
