Sipario aperto… luci da avanspettacolo e le note dell’orchestrina “Musica da Ripostiglio” (magnifici musicisti e anche incredibili attori comici!) accolgono il numeroso pubblico del maceratese teatro Lauro Rossi. Un prologo accattivante per una commedia che poi esplode nei suoi mille colori. C’è di tutto in questa pièce, “Servo per due”, adattamento del testo di Richard Bean “One man, two guvnors” che trae spunto dal goldoniano “Il servitore di due padroni”: dimensione felliniana negli ambienti e nell’atmosfera, Commedia dell’Arte, avanspettacolo e varietà, eppure lo spettacolo che per quasi tre ore inchioda lo spettatore alla poltrona risulta fresco e mai scontato. Pierfrancesco Favino ne è l’indiscusso mattatore e si muove con notevole bravura sul palcoscenico, stupisce, diverte e interagisce con il pubblico con estrema efficacia e maestria. Non sono da meno i suoi incredibili compagni di scena, che padroneggiano abilmente i vari registri e i tempi forsennati della commedia, cantando, ballando e rimanendo ben saldi nel rutilante racconto di equivoci e risate. Cast eccezionale in cui spicca Paolo Sassanelli, regista e adattatore del testo con lo stesso Favino. Le rocambolesche vicende di Pippo, che nella disperata ricerca di placare la sua fame trova lavoro come servitore di due padroni, bene si amalgamano e si intrecciano con la musica dal vivo, le gags esilaranti e i malintesi tipici della Commedia dell’Arte. La raffinatezza e la curata eleganza dei costumi e della scenografia sono il degno contorno di uno spettacolo che ha già raccolto premi e riconoscimenti e che non mancherà ancora di divertire, come indiscutibilmente ha fatto al Lauro Rossi di Macerata, i palcoscenici di tutta Italia.