Si può dire “la Sanità marchigiana cade a pezzi”? No, è più esatto “la Sanità maceratese perde pezzi”! Basta osservare le foto qui sopra (ospedale di S. Severino Marche) per vedere come i pezzi di cemento si staccano scoprendo i ferri, rugginosi, che tengono insieme la struttura.
Ciò vale per l’ospedale di Tolentino dove, foto sotto, le infiltrazioni di acqua non presagiscono nulla di buono e le filature, orizzontali e verticali, testimoniano la stessa situazione dell’ospedale di S. Severino Marche e cioè: perché non si fa manutenzione? Ebbene, il problema sono i “pezzi” (in questo caso da intendere come servizi alla comunità) che la Sanità maceratese sta lasciando per strada, lungo il percorso intrapreso dalla Regione Marche per riformare l’apparato ospedaliero.
È da anni che l’Amministrazione regionale ha chiuso gli ospedali dei paesi più piccoli, per poi staccare la spina a servizi importanti delle strutture maggiori, sordi alle proteste dei cittadini e, ultimamente, anche dei Sindaci i quali hanno iniziato a rendersi conto che tale destrutturazione mette in difficoltà ampie fasce di popolazione, specialmente quelle più deboli. Le proteste ci sono ovunque: Recanati, Civitanova, Camerino, S. Severino, Tolentino, la stessa Macerata dove la problematica del Pronto Soccorso è macroscopica! Ritorniamo al nostro argomento: manutenzione.
Il non fare è un segnale ben preciso: sono strutture che non interessano… ergo perché fare manutenzione? A S. Severino qualcosa stanno facendo perché costretti: cascavano pezzi sulla testa dei passanti!
Fernando Pallocchini