La storia dei pupi del presepio

Chi sono, chi rappresentano i pupi e le raffigurazioni del presepio? Spesso l’elemento centrale della composizione è il corso d’acqua, che rappresenta la Madonna, perché in un vangelo apocrifo di Tommaso è scritto che l’angelo portò l’annuncio alla Vergine Maria mentre lei, con la brocca, andava a prendere l’acqua alla fonte. L’acqua è anche il simbolo del Battesimo e quindi ecco l’importanza del fiume nel quale fu battezzato anche Gesù. Vicino allo specchio d’acqua c’è la statuina del pescatore: “Seguimi e farò di te un pescatore di uomini” e l’uomo che pesca è San Pietro. Le pecore sono importanti perché Gesù è definito nel Vangelo il Buon Pastore e quindi i greggi e i relativi pastori ne rinnovano la memoria. L’asinello, ignorante, non sapeva nulla di nulla, e quindi rappresenta, secondo il credere antico, la paganità mentre il bue è simbolo della comunità ebraica e il fatto che stiano insieme nella grotta a osservare la nascita del Redentore è speranza che, alla fine, spinti dal Divin Neonato, che loro riscaldano insieme, possano ritrovare la giusta via verso la vera fede. In tutti i presepi ci dovrebbero essere due statuine particolari: il pastore che dorme e il pastore che si meraviglia. Il primo è sdraiato, è assopito e non partecipa alla festa; si chiama Benino ed è il pastore al quale… “Gli angeli portarono la notizia ai pastori dormienti.” e lui non si è destato! L’altro è in piedi ed è l’unico che nulla porta in mano; sta a braccia aperte e a bocca spalancata davanti alla grotta, ha come dono per Gesù Bambino la sua meraviglia. Secondo la tradizione la lavandaia sta lavando i pannolini che servono alla Madonna per cambiare il Neonato. Nel presepe napoletano c’è l’osteria con quattro pupi. L’oste, in piedi dietro, e i tre compari che, due seduti, giocano a carte, a morra o a dadi. Il terzo è colui che alza il bicchiere e che nell’altra mano ha il fiasco ed è chiaramente un po’ brillo, si chiama Ciccio Bacco ed è il legame fra le credenze pagane per la festa dell’inverno, baccanali, e quelle cristiane rappresentate appunto dal presepe. L’oste poi che ha cacciato Giuseppe e Maria, per mancanza di posto, e gestisce questo luogo poco per bene è, nella narrativa classica, il diavolo Belfagor che avrebbe voluto, travestito appunto da oste, attentare alla vita della Madonna per evitare lo straordinario evento della la nascita del Divin Bambino. L’argomento non è completo perché tante sono le indicazioni e le storie dei pupi del presepio, per adesso concludo dicendo che, da millenni, il centro di tutto è la grotta dalla quale si leva il messaggio: “ Sia Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.”

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