È uscito, dopo lunga gestazione, “Fortificazioni – mura – porte – torri della città di Macerata”, realizzato da Gianfranco Pasquali e Mariella Troscè, edito dall’Accademia dei Catenati con il contributo economico di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e stampato da Stampalibri.it. Un certosino lavoro di ricerca per dare la massima aderenza possibile alla ricostruzione delle architetture di difesa della città, così come si sono sviluppate nel corso dei secoli. Un lavoro improbo, ricco di difficoltà riguardo alle più antiche documentazioni, cui spesso si è sopperito con l’indagine in loco, andando a curiosare negli scantinati delle abitazioni dove prima erano state erette le fortificazioni, poi distrutte in quanto assorbite dalla città in evoluzione urbanistica e ricostruite in modo da contenere le nuove volumetrie cittadine.
Le sorprese non sono mancate e gli autori danno ampia documentazione fotografica di spezzoni di mura nascoste nelle fondazioni di palazzi, di archi ogivali, di intercapedini perdute e ritrovate. Quindi gli autori si sono prodotti in una doppia ricerca storica, quella risultante dai documenti cartacei e quella dell’osservazione diretta dei manufatti. Il risultato più evidente, ma non l’unico, è nei disegni di quel Maestro del restauro, nonché artista, che è Gianfranco Pasquali, per lunghissimi anni collaboratore della Soprintendenza ai Beni Culturali. Sono minuziose ricostruzioni “ideali” (due immagini sono a fondo pagina), realizzate con la tecnica delle matite colorate che sopperiscono egregiamente alle immagini fotografiche (a quei tempi la fotografia ancora non c’era…), si coniugano con le foto delle epoche più recenti, sciorinate, le une e le altre, lungo le pagine con gran dovizia. Riappaiono antiche fonti e le opere d’arte commissionate nei secoli a ornamento degli edifici sacri, come pure documenti attestanti privilegi o ordini di restauro, affinché le difese della città non vedessero peggiorati i danni causati dagli assalti e dalle intemperie. Citiamo: “10 aprile 1407 – Con la bella stagione si riprendono i lavori di consolidamento ai ponti (levatoi), alle porte, alle mura e ai torrioni, senza rimandare ulteriormente”. Questo perché la cura della città era massima.
Di pari passo con lo scorrere delle tavole illustrate e delle foto si sviluppa la storia di Macerata, dalle sue origini fino al XIX secolo. Il viaggio è affascinante e suscita emozione poter “vedere”, attraverso le intuizioni degli autori, la trasformazione di Macerata, di ogni singola porta il cui aspetto mutava per aggiornarsi alle nuove esigenze, principalmente dettate dalla evoluzione tecnica degli armamenti: se fino a un certo secolo le mura potevano essere a perpendicolo perfetto, difficili da scalare e facili, da sopra, da difendere, con l’avvento dei cannoni si provvide a realizzarle inclinate, affinché le palle sparate dalle artiglierie non impattassero direttamente, con evidente gran danno, ma trovassero ad “accoglierle” una angolazione che smorzasse la loro forza cinetica. A chi è rivolto questo libro? Scrive Gianfranco Pasquali: “È rivolto a tutti, dai più esperti ai ragazzi che vanno ancora a scuola, anzi proprio a questi ultimi, il nostro futuro, è dedicato in modo particolare (…) lo scopo di questo lavoro è raccontare la città e, attraverso le mura, raccontare le sue vicende legate di volta in volta a guerre, a pestilenze, a feste, a tradizioni, insomma narrarne la vita; una narrazione attraverso la parola e l’immagine perché solo questo lo storico può fare”.
Fernando Pallocchini