“Quando, due mesi dopo l’inizio del Ginnasio ho vinto il Premio Venezia, la mia vita è cambiata”. ha raccontato Leonora Armellini stamani agli studenti delle scuole superiori di Macerata nel secondo appuntamento di “Fuori dal pentagramma”, organizzato dall’Associazione musicale Appassionata con la partnership del Lions Club Macerata Host per parlare in termini semplici e accattivanti della musica classica. Dopo il saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Stefania Monteverde, e del presidente di Appassionata, Daniela Gasparrini, Leonora Armellini ha parlato di sé, delle sue passioni e di “Mozart era un figo, Bach ancora di più”, il libro pubblicato insieme a Matteo Rampin. Al pianoforte la storia della musica classica è scorsa veloce attraverso le note di alcuni dei suoi più alti rappresentanti, Beethoven, Chopin, Prokofiev.
L’autodisciplina è la qualità che più di tutte è richiesta a chi voglia fare della musica la propria professione: “Quello che posso aver perso, però, negli anni dell’adolescenza nello sforzo di affrontare sia il percorso di studi sia quello professionale mi è tornato in termini di soddisfazioni nella vita – ha spiegato la Armellini che ha aggiunto – oggi sono in linea con i miei obiettivi e riesco a bilanciare gli impegni della vita personale con la musica e i ritmi che detta”.
E ancora: “Suonare permette di esprimere sé stessi e quello che voleva intendere il compositore: è un equilibrio delicato che mi permette di dire di me più di quanto non faccia con le parole, perché non ci sono filtri. Quando suono, non ho paura di mettermi a nudo di fronte a chi mi ascolta”.
Affrontare la paura della prova ‘concerto’? Sono sensazioni intense e l’ansia che si prova, confessa Leonora, non si può contrastare: “Ho imparato col tempo ad apprezzare la paura perché so che più forte è la sensazione negativa, più liberatorio è suonare sul palcoscenico”.
Il terzo e ultimo appuntamento di ‘Fuori dal pentagramma’ è previsto per il 19 febbraio quando gli studenti che prenderanno parte all’incontro conosceranno Francesco Di Rosa, musicista marchigiano di fama internazionale, oboista solista dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma che si esibirà per la stagione concertistica di Appassionata con i Solisti di Santa Cecilia la sera del 19 al Teatro Lauro Rossi.
In foto: L‘incontro di Leonora Armellini con gli studenti maceratesi (ph Alfredo Tabocchini)