di Fabrizio Giorgi
Pochi giorni fa mi sono trovato in coda all’ospedale, in attesa di pagare il ticket per una prestazione sanitaria, casualmente, non potevo fare diversamente, ho ascoltato il dialogo avvenuto fra due “mature” coppie che si sono incontrate… Mentre le Signore si scambiano notizie sulle varie patologie che le affliggono, i Mariti disquisiscono di ben più nobili argomenti: sulla Fedeltà! Uno dei due racconta all’altro: “Roberto tornerà appositamente sabato da Barcellona, farà scalo a Roma, affitterà un auto e andrà di filato a Lanciano! Poi tornerà indietro per essere di nuovo nella serata di domenica a Barcellona! Eh… questa sì che è Fedeltà!”. Non posso fare a meno d’immaginare la scena della fidanzata, o del fidanzato, che si trova inaspettatamente l’amato al proprio cospetto! Ma ecco che la cruda realtà si fa spazio ascoltando le successive frasi… “La prima di campionato dell’Ascoli meritava questo sacrificio! D’altronde lavora e questo è il suo hobby!”. Altro che amore di coppia! Il commento lo lascio tutto a un vecchio film… Pensavo fosse amore invece era un calesse! Stiamo scendendo velocemente ripide scale verso un fulgido e prospero Medio Evo e neanche ce ne stiamo accorgendo! A essere pessimisti magari stiamo parlando di quegli “ultras” che distruggono, insultano e incutono timore a tutti ogni domenica; a essere ottimisti trattiamo di quegli “ultras” che incitano la loro squadra e si lasciano andare solo a qualche: “Buu…buu…” (ma chi ci crede che esistano ancora e che frequentino lo stadio?). Sarò di parte, forse anche un po’ romantico e, soprattutto ripetitivo, ma una città non può essere messa in difficoltà solo per una partita di calcio.
Ma… se la Fedeltà è questa…
