Ricordi della Buona Scuola…

Un mondo, per certi versi purtroppo, scomparso

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Era l’ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie, ricordo che insegnavo in una classe IV elementare… Sono le ore 10 e il Bidello bussa alla porta per dirmi di un alunno arrivato in ritardo in quanto ha perso il pulmino. Naturalmente lo faccio entrare, è infreddolito e timoroso. Povero Mirko, abita in campagna e ha dovuto compiere un lungo tragitto a piedi! Si avvicina alla cattedra e vi appoggia sopra uno di quei fazzolettoni blu a riquadri tanto usati dai contadini, con i quattro lembi annodati fra loro da farne un sacchetto. Dice: “Scusa Maé’ se so’ fatto tardi ma ‘spettàvo che mamma cojesse l’òe fresche appena fetate da le gajine, per fàvve l’auguri de Natale!” Lo guardo con dolcezza mentre lo ringrazio: la commozione per quel pensiero semplice, rispettoso, genuino ed educato mi chiude la gola. È una immagine che ricordo spesso, sembra una pagina tratta dal libro “Cuore”. Oggi, con l’anno scolastico 2015, entra in vigore il Decreto sulla “Nuova Buona Scuola”. Chissà se questa sarà in grado di “fetare” dei contenuti così toccanti… nel mondo odierno, fatto di scarse certezze, ci resta sempre il beneficio del dubbio…

Fulvia Foti

 

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