A chj je scappa da le recchje e a chj je manca
Via Manzoni a Macerata, una strada non larga fiancheggiata da palazzine a più piani i cui abitanti, spesso, non dispongono di garage ed è per loro gioco-forza lasciare l’auto lungo la via, ristretta così dalla doppia fila di parcheggi (foto 1).
In fondo c’è una scuola e davanti a questa sono stati disegnati gli spazi per far parcheggiare agli studenti le loro motorette (foto 2). I residenti sono un po’ arrabbiati. Infatti tribolano per poter parcheggiare su strada in quanto per loro non ci sono stalli a sufficienza, motivo per cui guardano con bramosia gli spazi destinati ai motorini. Perché? Perché sono dei prepotenti che ambiscono agli spazi altrui? Perché odiano le moto? Nooooo… il motivo è un altro e di un ordine molto pratico. Diamo i numeri del lotto? Ahó, visto mai? 23, 21, 19, 20 e 22 potrebbero anche essere una cinquina secca! una casuale infilata dal 19 al 23. Non è così.
Lo schemino di cui sopra è la fatica quotidiana di un nostro lettore (spesso orfano, ahilui!, di parcheggio) che, armato di penna, pazienza e foglio scientemente quadrettato, si è disegnato tutti gli spazi destinati alle motorette degli studenti e, giorno dopo giorno, con precisione, ha posto una crocetta su quelli occupati (23, 21 ecc.). Il risultato è che sui 52 stalli disegnati, ogni giorno ne vengono occupati meno della metà! Da qui la richiesta legittima al Comune: “Facciamo a metà con gli studenti: 26 a loro e gli altri 26 ridisegnateli per le macchine dei residenti!” Non fa una piega…
Foto Cinzia Zanconi
