di Franca Petracci
Come un sasso vagante
nell’immensità della notte
così è la solitudine di un uomo,
anche se circondato
da donne e servitori,
compagni e monsignori.
Quale ragno nascosto
nel buio di una torre
egli è solo da secoli,
se partendo quel giorno
per l’ultimo viaggio,
tra la folla vociante
non s’intravede il segno
del fuoco di una lacrima.
Né arriva da lontano
il guaito di un cane.