di Angelo Andreozzi
Con antiche mani
scartoccia pannocchie
la vergara lesta
assaporando
il fresco del moro
che si apre solitario
davanti all’atterrato
seduto
con faccia terrigna
sul poggio arioso
tra latte sottili di gerani
in gara di colore
con carri vestiti da pavone.
Libero il cuore dalle mani
per mai sopiti affetti
generosi racconti dona
di tempi andati.