di Fulvia Foti
In occasione delle celebrazioni Leopardiane avvenute il 29 giugno 2014 per la ricorrenza del compleanno del poeta Giacomo Leopardi è doveroso aggiungere, a un anno di distanza, un nostro riconoscente ricordo per l’immenso patrimonio culturale che il recanatese ci ha lasciato. E per quanto più di due secoli siano trascorsi… sussurrare ora i versi di una delle sue poesie sembra che essi nascano proprio in quest’attimo, tanto sono veri e vicini al nostro quotidiano, quotidiano che pur egli amava, con grande sensibilità e profonda emozione interiore, poiché tutto lo sorprendeva e lo commuoveva: la silenziosa luna, una lucciola, le stelle, l’elegante e solare Ginestra, un timoroso passero, un mazzolin di rose e di viole… Durante l’interessante conferenza svoltasi nell’Aula Magna del Palazzo Comunale di Recanati per l’occasione del 29 giugno 2014, è stata sottolineata e analizzata l’importanza del pensiero Leopardiano e si è constatato come l’opera dello “Zibaldone” non smetta di suscitare interesse e continui ancora a stupire il mondo intero; grazie anche all’impegno del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. A tale Centro, ho osato far pervenire, con la sola, timida, intenzione di rendere un indegno omaggio al grande Poeta, la mia poesia “Risveglio”. Una poesia che la bontà del Centro Studi ha voluto gradire.
Risveglio
di Fulvia Foti
L’ultima stella in cielo,
tremolante:
è ancora accesa…
La luna pian – pian
svanendo:
impallidisce.
D’Ambrosia:
si colora l’orizzonte;
sfumature di sembianze
riempiono i boschi…
Timidamente:
s’apre un uscio…