Archeologia ed epigrafia a Macerata

Un libro a cura di Sofia Cingolani,

Silvia M. Marengo,

Gianfranco Paci e Roberto Perna

 p 14 archeologia ed epigrafia

“Archeologia ed epigrafia a Macerata – cinquant’anni di ricerche in Ateneo”, curato da Sofia Cingolani, Silvia M. Marengo, Giianfranco Paci e Roberto Perna, è un libro che porta allo scoperto quanto l’Università di Macerata ha fatto e sta facendo a livello nazionale e internazionale nel campo delle ricerche archeologiche. Nel 1964 fu istituita la Facoltà di Lettere e Filosofia, in seguito denominata Dipartimento di Studi Umanistici, alla quale collaborarono professori del calibro di De Vita, prima, e Gasparini poi, relativamente agli studi di antichistica, archeologia ed epigrafia. Citiamo il Rettore Lacchè “Nel corso degli anni le ricerche avviate allora sono proseguite e ad esse se ne sono aggiunte altre, che si sono sviluppate secondo alcuni principali filoni e metodi d’indagine che oggi qualificano l’attività del nostro Ateneo, a partire dalla internazionalizzazione e dal confronto costante con il territorio e le necessità della sua valorizzazione. I numerosi scavi condotti in tutto il Mediterraneo sono infatti stati per gli studenti e per i ricercatori maceratesi un formidabile strumento di crescita umana e scientifica e ci consentono oggi, grazie alle numerose collaborazioni avviate nei paesi terzi, di essere pronti ad affrontare le sfide che i grandi progetti europei ci pongono, a partire da quelli della Macroregione adriatico-ionica”. Ecco come, in una ottica lungimirante, dal passato nascono e si consolidano opportunità future. Questo volumetto, come afferma il Direttore Filippo Mignini, offre una rassegna sintetica ed essenziale ma sostanzialmente completa, delle attività archeologiche ed epigrafiche svolte dalla Università di Macerata in cinquant’anni. Sono state attuate campagne di scavo nelle Marche, in Etruria, in Francia e in Spagna, in Albania, Croazia e Dalmazia, in Grecia, in Libia e in Tunisia, elaborando progetti, con grandi opere di restauro ma anche intessendo solide relazioni con tutte le nazioni con cui l’Università è entrata in fattivo contatto. Entrando nel dettaglio andiamo a vedere dove e come hanno operato i nostri ricercatori. Pollentia-Urbs Salvia: scavi nell’area del complesso Tempio-Cripto-portico; scavi nella piazza civile del Foro; scavi e analisi geofisiche sul sito di Villa Magna. Tifernum Mataurense: da 15 anni ricerche, attività di tutela e valorizzazione dell’antico Municipium (oggi Sant’Angelo in Vado). Marche dal 1970 a oggi: ricerche e scavi a Trea (Treia), a Plestia (Colfiorito), a Septempeda (San Severino), a Pausulae (San Claudio di Corridonia), all’Abbazia di Rambona (Pollenza), a S. Catervo (Tolentino). Lapis Aesinensis: Decifrazione e trascrizione di una epigrafe che ha fatto scoprire la Salaria Gallica e la Salaria Picena , gettando nuova luce sulla viabilità regionale della 2^ metà del I secolo a.C. Sant’Antonio a Cerveteri: importante campagna di scavo con ritrovamenti straordinari tra cui due templi. Campo della fiera a Orvieto: scoperta del santuario federale degli Etruschi. Hadrianapolis in Albania: 10 anni di scavi. Valle del Drino in Albania: realizzazione di una carta archeologica. Croazia: ricerche scientifiche, documentazioni e valorizzazione del patrimonio archeologico. Ruscino (Perpignan) in Francia: collaborazione negli scavi. Cales Coves (Minorca) in Spagna: scavi in collaborazione con la Università di Barcellona. Gortina di Creta (Grecia): realizzazione di una carta archeologica e scavi con la scoperta dell’altare, intatto, al Theos Hypsistos. Restauri monumentali in Libia: sono 45 anni di ricerche archeologiche! Leptis, Sabrata e Si

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