È bellissimo!

di Umberto

 p 10 poveri ma belli

Paesino dell’entroterra maceratese. Quattro gatti! Anni ‘50/‘60. Al cinema venivano proiettati film d’amore, tipo “Poveri ma belli”. La ragazza cominciava ad avere una certa età. Già sopra i 18 anni colei che non aveva uno spasimante era quasi una zitella. Lei aveva 19 anni, le si erano avvicinati diversi pretendenti ma nessuno tra questi che le fosse andato a genio. A ognuno trovava sempre dei difetti, sembrava capace di attirare solo i brutti. Quando andò a fare una gita a Firenze, organizzata dal parroco, con l’occasione avrebbe potuto conoscere il figlio di una amica della mamma che non vedeva da alcuni anni. Sapeva che stava facendo l’università ma non conosceva le sue fattezze aggiornate. Dopo aver incontrato il ragazzo, possibile “partito”, telefonò alla mamma mentre stava ammirando uno splendido panorama sulla città, dicendo, lapidariamente: “Mamma è bellissimo! Poi ti racconterò”. La madre quasi scoppiò dalla gioia, credendo che finalmente la figlia aveva trovato l’anima gemella. Quando ritornò a casa la madre le chiese maggiori dettagli su quel bellissimo ragazzo. La figlia le fece osservare: “Mamma, ma veramente… quando ti ho telefonato alludevo alla città e al suo bellissimo panorama”. Quella precisazione fu per la madre una ulteriore cocente delusione. “Ma tu adesso che fai, ce vóli dà’ ‘stu dispiacere che non te vóli sistemà’? Guarda che quissu adè un ottimu partitu, sta missu vène, non cercà’ lu pilu nell’óu sinnò farai la fine de la sòra Camilla… dato che su ‘stu paese de quattro gatti la scérda adè quella ch’adè!” – “Io no’ lu vojo riccu o studiatu: lu vojo véllu! Tutto lo resto non conda gnende!”

 

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