Lo scenografo offre a Deborah Pantana
la sua disponibilità per un progetto
Riceviamo e pubblichiamo
“Amando molto la mia città, sono contento che una candidata sindaco, Deborah Pantana, mi abbia contattato per programmare insieme un rilancio culturale e turistico di Macerata. Offro volentieri a lei la mia disponibilità per una consulenza, per motivi che nulla hanno a che fare con i colori politici, ma perché è stata la prima e l’unica sinora, tra i nove candidati, ad avermi contattato.”
Dante Ferretti, lo scenografo maceratese vincitore di tre premi Oscar, tornato qualche giorno fa dalla Cina e ora a Milano per l’Expo, ha voluto così ufficializzare, a due giorni dalla chiusura della campagna elettorale, i contatti presi già da qualche tempo con Deborah Pantana. Il progetto è ambizioso: tante le proposte di cui si è discusso, con l’obiettivo principale di fare di Macerata una città “firmata”, una piccola Cinecittà, col concorso indispensabile di Accademia, Sferisterio e Università. Questa collaborazione di prestigioso livello porterà un considerevole ritorno economico alla città e il flusso turistico potrà finalmente essere incrementato, e decollare a livello nazionale e internazionale. Come Rimini è la città di Fellini, Macerata può e deve diventare la città di Dante Ferretti, stella di prima grandezza del cinema mondiale che deve risplendere in ogni angolo cittadino. Macerata ha un illustre concittadino da valorizzare, che sino ad ora purtroppo non è stato né valorizzato né “chiamato” dalle precedenti amministrazioni, anzi, è stato snobbato e trattato non certo come merita. Invece di affermare che fu il nuovo orologio di plastica della Torre dei tempi nel 2012 a ispirare Ferretti per la creazione dell’orologio del film Hugo Cabret che gli è valso il terzo Oscar (affermazione che lui stesso ha smentito), i progettisti hanno perso un treno importantissimo, perché avrebbero potuto davvero coinvolgerlo, e allora sì che avremmo avuto un pezzo da Oscar firmato! E per fare solo un esempio, sull’incremento di valore delle opere realizzate da Ferretti, basti citare il Museo Egizio di Torino. Dopo gli interventi di rifacimento affidati a Ferretti nel 2006 in occasione delle Olimpiadi invernali (lo Statuario e il percorso Riflessi di pietra, il Percorso nilotico che sale al terzo piano) la percentuale degli ingressi ha registrato sempre nuovi record: solo nel 2010 i visitatori hanno raggiunto quota 576.200, collocando il Museo al 9° posto in Italia e al 94° su scala mondiale. Mentre nel 2011 il Museo ha scalato due posizioni attestandosi al 7° posto con 577.042 visitatori, e nel mese di luglio 2014 i visitatori sono stati il 39% in più dell’anno 2013”.
Deborah Pantana