L’on. Eugenia Roccella ha incontrato i maceratesi
Un appello forte a difendere la famiglia è arrivato ieri sera dall’onorevole Eugenia Roccella, parlamentare del Nuovo Centrodestra, accompagnata sul palco da Francesca D’Alessandro (Macerata nel Cuore) e Gabriele Mincio (Città Viva), due delle liste che sostengono la candidatura a sindaco di Maurizio Mosca. A fare gli onori di casa per l’incontro – dibattito sul tema “Giù le mani dalla famiglia” è stato il consigliere regionale Francesco Massi. “Non credo che i valori del mondo cattolico oggi siano quelli di una minoranza. Piuttosto penso che ci sia una moda per la quale l’attacco a certi valori viene fatto passare per modernità o progressismo, mentre chi resiste viene definito un conservatore. Anche nella nostra regione c’è chi cerca di far passare certi atti credendo di essere moderno”. Nel breve saluto introduttivo, anche Gabriele Mincio e Francesca D’Alessandro hanno parlato di “attacchi violenti alla famiglia”, filo conduttore dell’incontro e nodo focale dell’intervento dell’onorevole Roccella. “Mi fa piacere che ci siano candidati giovani che la pensano in un certo modo” ha esordito rivolgendosi a D’Alessandro e Mincio “ed è fondamentale che ci siano i movimenti, i cittadini, le persone che sul territorio si battono per certi valori. Ma è molto importante anche la politica: solo con un rapporto costruttivo fra cittadini e politica si possono vincere battaglie difficili, facendo breccia nell’opinione pubblica. Non è vero che saremo sconfitti dalla storia: la storia la facciamo noi”. L’onorevole Roccella ha poi fatto presente che per la prima volta “i cattolici in parlamento sono minoranza”, sottolineando l’importanza della presenza del Nuovo Centrodestra nel governo Renzi “dove spesso dobbiamo inghiottire, ma dove siamo riusciti in diverse occasioni ad affermare le nostre idee. Credo che in 28 parlamentari abbiamo fatto un lavoro faticoso ma anche prezioso. Oggi la nostra battaglia è quella sulle unioni civili. Noi non siamo affatto contro i gay, né tantomeno omofobi. Non abbiamo nulla contro i diritti inviolabili di una convivenza. Siamo convinti, però, che oggi si voglia colpire la famiglia: si tenta di scardinare il nucleo dell’umanità. Il matrimonio è procreazione, serve a tutelare la prole: i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà, di un modello differenziato nella crescita perchè la natura ci ha fatto uomini e donne. In questo esiste anche il rischio dell’ideologia gender: ecco perchè è necessaria la sorveglianza sul territorio, sentinelle che controllino quello che succede nelle scuole, nei comuni. Abbiamo il dovere di tutelare il futuro dei nostri figli. In parlamento spesso noi di Ncd ci siamo trovati soli: non è con le urla della Lega che si difendono certi valori. Le battaglie si vincono con la lotta in trincea, non con le grida”. Al termine del suo intervento, l’onorevole Roccella si è intrattenuta con il pubblico e i diversi candidati al consiglio comunale presenti all’incontro.