Mostra fotografica “Obiettivo sul fronte”

A Macerata gli scatti di Balelli sulla Grande Guerra

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I ricordi, le emozioni della Prima Guerra Mondiale rivivono negli scatti di Carlo Balelli. Saranno gli spazi dell’ex Upim, infatti, a fare da cornice alla mostra “Obiettivo sul fronte. Carlo Balelli e le squadre fotografiche militari nella Grande Guerra” che sarà inaugurata nel pomeriggio di sabato 23 maggio. Nel centenario delle celebrazioni della Grande Guerra il Centro Studi Balelli ha avviato, in collaborazione con il Comune di Macerata, la Biblioteca Mozzi Borgetti, la Biblioteca Statale, l’Anmig sede locale di Macerata, l’Università di Macerata, l’Università di Camerino, l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Storico della Resistenza, il Sistema Museale della Provincia di Macerata la realizzazione di un progetto di valorizzazione della figura di Carlo Balelli quale fotografo di guerra, partendo dalla cospicua documentazione fotografica depositata nelle due biblioteche, che, unita ai materiali documentari in possesso della famiglia Balelli, costituiscono un unicum in ambito nazionale. La mostra, che si avvale anche del sostegno della Regione Marche, rimarrà aperta fino al 28 giugno e sarà suddivisa in diverse sezioni che approfondiranno temi importanti tra cui la guerra in montagna, la trincea, i bambini soldato, scene di guerra sull’Isonzo, il ripiegamento delle linee sul Piave dopo la battaglia di Caporetto, le truppe alleate, le macerie nei campi di battaglia per arrivare alla firma dei trattati con l’Austria del settembre 1919. Il ruolo di componente della squadra fotografica militare ha consentito a Carlo Balelli, infatti, di testimoniare molti momenti significativi della Grande Guerra, attraverso una costante presenza sul fronte e la predisposizione di numerose stazioni fotografiche. Grazie alla particolare sensibilità artistica di Carlo Balelli e alle sue indiscutibili capacità fotografiche l’intero fondo, oltre a costituire un importante documento storico, rappresenta inoltre un corpus di significativo valore artistico.

Alla mostra sarà affiancato un catalogo, edito e curato dal Centro Studi, che presenta circa 300 foto e raccoglie il lavoro di ricerca del Comitato scientifico.

 

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