In riferimento alla ricetta de La rucola 201
Con la speranza di non sembrare invadente, mi sia consentito, come triestina, di riferire la variante dello strudel da noi usata. Si tramanda il detto che le qualità di mela utilizzate per ottenere uno strudel saporito dovrebbero essere sette… e usiamo, oltre i pinoli, un misto di uva passa e sultanina fatto rinvenire e insaporire nel rum, come anche le stesse mele. Il trito di frutta secca lo riserviamo invece per il dolce pasquale chiamato “presniz”, originario di Castagnevizza. Questa modalità vale per quasi tutto il Friuli-Venezia Giulia. Poi, come memento storico, ricordiamo che lo strudel era il dolce preferito alla corte di Vienna, dall’imperatore Francesco Giuseppe e dalla consorte Sissi. Ed ecco che con i dati storici ci riportano i conti! Usiamo degustare lo strudel anche come vero e proprio dessert; in tal caso viene accompagnato con assaggio di vino Tokaj. C’è da dire che prime viti nei territori friulani vennero importate dall’Ungheria, motivo per cui sono sorte polemiche sulla priorità del nome (ndr: in ungherese si scrive Tocaji mentre italiano si usa scrivere Tokaj o Tocai, denominazione oggi non più consentita, tanto che questo vino prodotto in Italia ora si chiama Friulano. Va puntualizzato che la somiglianza era solo nel nome essendo vini diversi per colore, profumo, gusto e metodo di produzione).
Fulvia Foti