Al via la Fiera dell’Editoria Marche Libri

Una esposizione unica nel suo genere nelle Marche

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Nell’ambito della festa del libro Macerata Racconta domani 8 maggio, alle 16, all’auditorium San Paolo in piazza della Libertà, torna l’atteso appuntamento con la fiera dell’editoria Marche Libri. Unica nel suo genere nel territorio marchigiano, Marche Libri si conferma uno spazio in cui trovare le migliori produzioni editoriali dell’intera regione e non solo visto che al suo interno saranno ospitati anche alcuni importanti editori provenienti da altre regioni italiane come Laterza, Nottetempo, Fulmino, Infinito edizioni, SUR, Taschen Logos, Exorma, Keller e il collettivo UPI.

Data la concomitanza con la Festa dell’Europa, la fiera estenderà l’apertura anche alla sera con i seguenti orari: 8 maggio 16 – 23, 9 maggio 10,30 – 13,00 / 16 – 23 e 10 maggio 10,30 – 13,00 / 16 -20 e con l’ingresso gratuito. Le case editrici che hanno aderito sono 54 e troveranno spazio negli stand messi a disposizione dall’organizzazione e allestiti dalla cooperativa sociale Meridiana che insieme con il Comune e con l’Università di Macerata è partner dell’iniziativa. All’interno della fiera ci sarà anche lo spazio relativo alla libreria ufficiale della festa del libro che è gestita e curata dall’associazione Libri in città.

Molte le opportunità di assistere alle presentazioni di libri. Si comincia domani con “La notte consumata indarno Leopardi e i traduttori dell’Eneide” di Giulia Corsalini per le edizioni Eum alle ore 17:30 nell’Aula 5 dell’Università, si proseguirà con “Warning & Food” di Rita Soccio per Simple Edizioni alle ore 19 agli Antichi Forni.

 

Il 9 maggio vedrà susseguirsi, tra gli altri, gli autori Giuseppe Nifosì, che per Laterza curerà l’incontro “L’arte è passione?”, alle ore 10 all’aula 5 dell’Università; Mauro Mogliani e il suo noir “Nessuno sa chi sono io”, edito da Pequod, alle 17 agli Antichi Forni; Catherine Chipolat racconterà la biografia immaginaria del celebre disegnatore Simone Massi, che sarà collegato via skype dagli Stati Uniti, “Simone delle colline” (Ventura Edizioni), alle 18 sempre agli Antichi Forni; Rubina Carancini parlerà della sua raccolta di racconti “Di normale niente”, uscito per Giaconi Editore, alle 19:00 sempre presso gli Antichi Forni.

 

Il 10 maggio sarà la volta di Vincenzo Oliveri, autore del thriller “Albergo Muralto Camera 116”, pubblicato da Controvento, alle 11 nell’aula 5 dell’Università; L’ironico scrittore emiliano Ugo Cornia sarà invece alle 16.30 agli Antichi Forni dove ci parlerà dei suoi “Scritti di impegno incivile” (Quodlibet); alle 18, nella Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, Paolo Baleani presenterà “Brugge Tripel e altri racconti” (Aras Edizioni) e in conclusione alle 19 alla Civica Enoteca Maceratese l’Associazione cuochi maceratesi presenterà “La cucina in salsa rosa” (Editoria Studi Superiori).

Saranno quindi tre giorni intensi in cui Marche Libri rappresenterà un’opportunità di incontro e di scambio tra i lettori e gli operatori del settore. L’elenco completo degli editori e degli incontri è consultabile al sito www.macerataracconta.it

Sempre per domani il programma degli incontri di Macerata Racconta prevede alle ore 12, alla Civica Enoteca l’incontro con Gianni Usai e Loris Campetti per la presentazione del libro “Operai in mare aperto” con introduzione della giornalista Maria Francesca Alfonsi. Il Sessantotto ha svegliato coscienze e intelligenze e gli anni Settanta del secolo scorso hanno cambiato il Paese, nella cultura, nei costumi, nella politica. Molte delle speranze di allora si sono rivelate illusioni, altre sono entrate in modo profondo e incancellabile nella vita delle persone. L’intreccio della vicenda individuale con quella collettiva di una generazione è il cuore di questa lunga conversazione di Usai con Loris Campetti, altro testimone di quegli anni da un osservatorio privilegiato e particolare come quello del quotidiano il manifesto.

 

Conosciamo Gianni Usai

Emigrato a Torino dalla Sardegna, Gianni Usai lavora alla Fiat Mirafiori fino al 1980. È stato  operaio, poeta e sindacalista nell’esecutivo del consiglio di fabbrica. Torna in Sardegna per fare il pescatore e costituisce insieme ai piccoli pescatori di Su Pallosu (in provincia di Oristano) una cooperativa dedicata principalmente alla pesca delle aragoste. Negli anni Novanta la cooperativa avvia con l’Università di Cagliari il primo progetto di ripopolamento sostenibile dell’aragosta rossa nel Mediterraneo. Alla sua esperienza si richiama il film di Sabina Guzzanti, Le ragioni dell’aragosta (2007), e il documentario Piccole aragoste crescono (2014), realizzato dai registi Francesco Cabras e Alberto Molinari.

 

Conosciamo Loris Campetti

Loris Campetti entra nel mondo del giornalismo sul finire degli anni ’70, dirigendo per circa dieci anni la redazione torinese de il manifesto. Negli anni successivi lavora come inviato per le questioni europee, caposervizio dell’economia e caporedattore. Esperto di relazioni industriali ha pubblicato il libro Non Fiat. Come evitare di svendere l’Italia (Cooper, 2002) e Ilva connection (Editore Manni, 2013), un’inchiesta sulla ragnatela di corruzioni, omissioni, colpevoli negligenze e sul “sistema Riva” (Editore Manni 2013). Collabora saltuariamente con RAI Radio3.

 

Presentazione del libro “Morte di un uomo felice”

Alle 14.30, nell’aula 5 dell’Università, seguirà la presentazione del libro “Morte di un uomo felice” di Giorgio Fontana, premio Campiello 2014. Il libro è ambientato a Milano. Estate 1981: siamo nella fase più tarda, e più feroce, della stagione terroristica in Italia. Non ancora quarantenne, Giacomo Colnaghi a Milano è un magistrato sulla linea del fronte. Coordinando un piccolo gruppo di inquirenti, indaga da tempo sulle attività di una nuova banda armata, responsabile dell’assassinio di un politico democristiano. Una corsa e un’immersione pervase da un sentimento dominante di morte. Un lento disvelarsi che segue parallelo il ricordo della vicenda del padre che, come Giacomo Colnaghi, fu dominato dal desiderio di trovare un senso, una verità. Anche a costo della vita. Fontana, giovane autore, esordisce con il romanzo “Buoni propositi” per l’anno nuovo (Mondadori, 2007), cui segue “Novalis” (Marsilio, 2008). Con il reportage narrativo “Babele 56. Otto fermate nella città che cambia” (Terre di Mezzo, 2008) è finalista al Premio Tondelli 2009. “Per legge superiore” (Sellerio, 2011) vince il Premio Racalmare – Leonardo Sciascia 2012, il Premio lo Straniero 2012 e la XXVI edizione del Premio Chianti.

 

Due big all’Asilo Ricci

Alle 18 all’Asilo Ricci il coach Alberto Bucci e il campione di pallavolo Giacomo Sintini presenteranno “Fuori tempo”, una riflessione “a tutto campo” di “un coach tra vita e canestri”. Figlio della Bolognina, il quartiere di Bologna che ha visto crescere anche Alfredo Cazzola, Alberto Bucci, ha attraversato numerose battaglie, come ad esempio quella contro la poliomielite, sempre con “la testa dura” e senza mai perdere l’entusiasmo per quella che era la sua vera, grande passione. Ora, dice, è venuto il tempo di raccontare le sfide che ha affrontato e lo fa in un libro originale ed avvincente. Accanto a Bucci il grande campione di pallavolo Giacomo Sintini, giocatori tra i più amati della Lube e che all’apice della sua carriera ha dovuto affrontare la sua partita più dura: quella contro il cancro.

 

Incontro al Lauro Rossi con Antonio Moresco

Infine, alle 21, al teatro Lauro Rossi , incontro con Antonio Moresco che presenterà il libro “Piccola fiaba un po’ da ridere e un po’ da piangere”. Un po’ da piangere perché c’è di mezzo l’amore e quindi l’illusione. Un po’ da ridere perché ci sono personaggi esilaranti, come la maestra Slurp Slurp, che srotola la sua lingua lunga lunga fino agli ultimi banchi se si accorge che ti sei distratto, e la Bidella, che sa essere strega e fata: sarà lei a fare l’incantesimo che dà inizio alla storia, facendo innamorare i bambini che l’hanno presa in giro. Soprattutto, una fiaba dolcissima, quando Moresco ci racconta di Sonnambulino e Sonnambulina, personaggi che assomigliano molto ai nostri sogni e ai nostri sentimenti. «Mi ha sempre affascinato la forma della fiaba» dice Antonio Moresco. «Perché è rivoluzionaria. Ha il potere di far succedere l’impossibile e questa è una cosa desiderabile e necessaria». E qui l’impossibile è accaduto davvero. Moresco è uno tra i maggiori scrittori italiani, la vastità della sua produzione letteraria abbraccia generi e interessi molto diversi tra loro, tutti trattati con una poetica e uno stile inconfondibile che lo rendono una voce originale, se non unica, nel panorama letterario nazionale. Moresco è tra i fondatori dei blog collettivi “Nazione Indiana” e “Il primo amore”.

 

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