Artisti maceratesi firmano un “manifesto”
per valorizzare l’arte contemporanea:
considerazioni e proposte
Il dibattito sulle prospettive di sviluppo di Macerata, ravvivato dall’imminenza delle elezioni amministrative, ci spinge ad offrire alla cittadinanza ed a coloro che si candidano ad amministrare la città alcuni spunti di riflessione sulla necessità di riservare una particolare attenzione ed un ruolo più incisivo alle espressioni dell’arte contemporanea. E’ auspicio dei sottoscritti che i temi e le proposte oggetto del presente documento siano motivo di approfondimento e di confronto nel corso della campagna elettorale e che al riguardo vengano esplicitate le posizioni e gli impegni di coloro che si candidano a guidare la città.
Macerata dispone di un cospicuo patrimonio artistico che le politiche amministrative hanno fino ad oggi valorizzato realizzandone un’adeguata risistemazione ed idonee condizioni di fruizione per i cittadini e per i turisti. Ma questo si può dire soprattutto per la produzione artistica del passato; non si può dire altrettanto per l’opera degli artisti in attività, al punto che artisti maceratesi destinatari di importanti riconoscimenti in Italia ed all’estero sono poco conosciuti nella nostra città e per nulla valorizzati dalle istituzioni locali. Uno studio promosso nel 2010 dalla Camera di Commercio e dalla Fondazione Carima definiva la produzione degli artisti maceratesi uno dei pilastri principali del settore culturale locale, rilevando la presenza in città “di una scena artistica riconosciuta e vitale” e di “un milieu artistico consistente e di valore (….) in grado di porre la città in una posizione di prim’ordine tra le città italiane della cultura di piccole dimensioni”, concorrendo efficacemente al “vantaggio competitivo” che Macerata può vantare come città della cultura. Non valorizzare adeguatamente questa risorsa equivale a privare la cittadinanza e i visitatori esterni di un elemento costitutivo forte dell’identità e dello spessore culturale di Macerata. La presenza di istituzioni come l’Università, l’Accademia di Belle Arti e il Liceo Artistico, e l’organizzazione di sporadiche mostre al di fuori di una programmazione organica e mirata, sono fattori importantissimi ma non sufficienti a dispiegare tutto il potenziale e a sostenere appieno la vocazione artistica della nostra città. Per questi motivi riteniamo necessario ed urgente che i programmi amministrativi per il prossimo quinquennio prevedano, nell’ambito delle politiche culturali, l’attivazione di forme organiche e durevoli di sostegno e valorizzazione della produzione artistica contemporanea: non già come favore da riservare agli artisti, ma nell’interesse di tutto il tessuto sociale e culturale cittadino che può e deve giovarsi della valorizzazione delle risorse su cui la città può puntare. Non è più tempo di legare l’arte ad eventi eccezionali e costosi, necessariamente sporadici e perlopiù calati dall’alto e subiti dalla città. Non lo permettono le disponibilità dei bilanci pubblici sempre più limitate; e non lo permette più una moderna concezione della cultura e dell’arte ormai lontanissima dai modelli elitari ed invece orientata al concetto di “cittadinanza culturale”: cioè all’obbiettivo – prima che della fruizione e del consumo – della partecipazione, del coinvolgimento attivo, della relazione virtuosa tra attività culturali e servizi alla comunità. E’ anche nella valorizzazione e nella messa in circuito dell’arte contemporanea che una lungimirante azione amministrativa può trovare una leva particolarmente efficace per lo sviluppo e la qualificazione culturale della città all’altezza della sua tradizione migliore. A tal fine avanziamo alcune proposte concrete che riguardano a nostro avviso le condizioni necessarie per assicurare ai maceratesi un livello più avanzato di “cittadinanza culturale”.
Costituzione di un organismo con funzioni di promozione e coordinamento, composto da qualificati esponenti rappresentativi del settore artistico, di cui si avvalga l’Assessorato alla cultura per perseguire sulla base di criteri di qualità, equità e trasparenza i seguenti obbiettivi:
Favorire l’interazione e la sinergia tra istituzioni pubbliche, enti privati, imprenditori, centri e soggetti di produzione d’arte contemporanea;
Aggregare e coordinare le risorse da destinare alla produzione artistica e alla sua valorizzazione, assicurando una programmazione organica delle iniziative espositive d’arte contemporanea, ampliando con nuove acquisizioni il patrimonio artistico pubblico, sviluppando attività promozionali coordinate e unitarie;
Promuovere una spirale virtuosa di iniziative artistiche e servizi culturali rivolti alla cittadinanza, alle scuole ecc., progettando anche forme di “servizio civile” e attività di stage con il coinvolgimento degli studenti in servizi legati alla cultura e all’arte;
Concorrere alla armonizzazione e al miglioramento dell’ambiente urbano.
Individuazione di idonei spazi da destinare permanentemente a luoghi di esposizione e confronto degli artisti contemporanei, spazi come quelli dell’ex Mattatoio e delle ex “botteghe” dello Sferisterio da valorizzare in sintonia con l’attività di palazzo Buonaccorsi: mostre dislocate in spazi diversi possono essere documentate e presenti in forma sintetica anche nella sede dei Musei Civici, inserendole in un percorso unitario per incrementarne la visibilità.
La presenza di adeguati spazi espositivi riservati alle arti visive contemporanee garantisce le condizioni per:
Poter elaborare programmi espositivi atti ad evidenziare espressioni di arte contemporanea, anche locale, particolarmente significative;
Non limitare l’orizzonte delle mostre alla sola fruizione; farne un punto di riferimento e confronto aperto al territorio, un laboratorio di sperimentazione e ricerca, “cantiere d’arte” attivo, dinamico, flessibile, con spiccata volontà propositiva, centro ad un tempo di attrazione e di irradiazione di attività artistiche;
Favorire la formazione, lo scambio e lo sviluppo di esperienze e percorsi sperimentali e di linguaggi artistici diversi.
Avvio di un centro di documentazione riguardante l’arte contemporanea: in un contesto garantito dall’esistenza di un organismo di promozione e di spazi adeguati, si può sviluppare progressivamente un sistema di conservazione e catalogazione di testi critici, pubblicazioni, comunicati stampa, articoli, filmati e servizi fotografici, fonti preziose per il futuro con le quali attivare, anche avvalendosi di strumenti informatici, una documentazione aperta alla consultazione esterna.
Queste condizioni consentirebbero l’instaurazione di una forma di corrispondenza tra studiosi, appassionati e artisti capace di dare il polso della situazione dell’arte contemporanea e di rendere vivo e dinamico il museo stesso.
Previsione nel bilancio comunale di stanziamenti specifici per l’arte contemporanea in modo da rendere effettivamente possibile una programmazione organica e certa delle attività che la riguardano.
I sottoscritti ritengono che queste proposte rappresentino le premesse necessarie per sviluppare un progetto di valorizzazione delle risorse artistiche presenti a Macerata e per fare in modo che esse concorrano efficacemente allo sviluppo della città ed al miglioramento della sua qualità culturale e sociale.
Macerata, 24 aprile 2015
Carlo Ballesi
Severino Braccialarghe
Egidio Del Bianco
Lucio Del Gobbo
Carlo Iacomucci
Petra Lange
Sandro Piermarini
Associazione culturale “Alberto e Umberto Peschi” per le Arti Visive