Il programma delle manifestazioni
per l’orologio del ‘500
Mentre cresce l’attesa e la curiosità, contemporaneamente si vivono le ultime e febbrili ore di lavoro nel cantiere della torre civica, in piazza della Libertà a Macerata, dove da sabato 18 aprile, dopo 133 anni di assenza, tornerà a battere la replica dell’orologio planetario che i fratelli Ranieri realizzarono nel Cinquecento. Ultime rifiniture fino a domani mattina quando l’imponente impalcatura, che dal 20 novembre scorso copre la torre, verrà smantellata per lasciare posto a un telo con la riproduzione dell’orologio e i credits di chi ha lavorato all’intero progetto. Lo stesso telo che alle 12 di sabato verrà rimosso per portare alla luce l’orologio planetario, un’importante opera di valorizzazione e recupero del patrimonio storico, artistico e culturale di Macerata e anche un coraggioso atto di fiducia nei confronti delle possibilità offerte dalla cultura, perché si tratta di un forte investimento economico in tempi di crisi.
Oggi la giornata inaugurale
Oggi nel pomeriggio parte il programma di iniziative che l’Amministrazione comunale ha organizzato per il ripristino sulla torre civica dell’orologio del ‘500. Alle 16, all’auditorium San Paolo, è fissato infatti l’inizio della presentazione dell’orologio planetario, con l’ausilio di video e foto che racconteranno le varie tappe del progetto, a cui, dopo i saluti delle autorità e del maestro Alberto Gorla, porteranno il proprio contributo il Vescovo della Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia, Monsignor Nazzareno Marconi, Paolo Galluzzi, direttore del Museo Galileo di Firenze, Filippo Mignini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata e Giangiacomo Martines, ex dirigente regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Sabato riparte l’orologio con il carosello dei Re Magi
Ma l’attesa è tutta per la giornata di sabato quando alle ore 10, in piazza della Libertà, prenderà il via la cerimonia ufficiale e la presentazione dell’ orologio astronomico alla quale parteciperanno anche oltre 200 studenti delle scuole elementari e medie della città, mentre alle 12 verrà avviato il meccanismo con il primo carosello dei Re Magi in onore della Madonna accompagnato dalla melodia delle campane della torre. E poi ci sarà anche la musica della Abbanda, la prima marching band made in Marche, scaturita dall’incontenibile passione comune di 15 ragazzi per la musica ed il movimento. Nel loro spettacolo, infatti, non si riesce proprio a restare fermi. Il ritmo che riescono a creare, passando per diversi generi musicali travolge il pubblico in un vortice d’energia. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, festa in piazza con la città con Li Pistacoppi e il concerto de I Solari mentre alle 18 verrà riproposto il carosello. Sempre nella mattinata, dalle 9 alle 12.30 nell’atrio del teatro Lauro Rossi annullo filatelico celebrativo dell’evento a cura dell’Unione Filatelica Numismatica Maceratese e Poste Italiane con le cartoline create dall’artista Silvio Craia e dal Comune di Macerata.
Domenica il ricordo di Libero Paci
Altri momenti molto attesi sono quelli di domenica mattina (19 aprile) quando, alle 10, dal Duomo di Macerata si muoverà la Processione fino al palazzo comunale dove avverrà l’offerta floreale all’effige della Madonna della Misericordia e alle 10.30 verrà celebrata la santa messa per l’indizione diocesana dell’Anno santo delle Misericordia con la Cappella musicale della Cattedrale di Macerata con la Cappella Musicale della Cattedrale diretta da Carlo Paniccià e con Teresa Li Wang all’organo e alle 12 il carosello dei Magi che verrà riproposto anche alle 18. Nel pomeriggio, alle 15.30, nella sala consiliare Gli orologi di Macerata, la festa per l’orologio planetario della torre civica sarà l’occasione per un ricordo di Libero Paci a più voci, con studiosi, giornalisti e amici, oltre alle autorità cittadine. Sono previsti, fra gli altri, interventi di Mariella Troscé, Angiola Maria Napolioni, Alessandra Sfrappini, Nazzareno Gaspari, Fernando Pallocchini.
Alle 16 Le campane in concerto a cura del Gruppo De Santis Corinaldi. Il concerto è costituito da 5 campane in scala naturale di Do. La prima campana è una Pasqualina del 1943 e le altre quattro sono state fuse appositamente nel 2005 e su ognuna sono incisi i versi dei brani de La buona novella di Fabrizio De André. Le campane sono montate in modo tale da poter eseguire il suono umbro – marchigiano a rinterzo, rinquinto, battocchella e allegrezza, suono reggiano a cordelle e sincrono lucchese. E poi ancora musica in piazza con il Coro Sibilla CAI e fusione di una copia in miniatura della nuova campana della torre civica in ricordo dell’evento. L’evento ha suscitato l’interesse di diverse media tra cui la Rai che sarà presente con le troupe della sede regionale delle Marche e del Tg Due.