di Mario Buongarzoni
Ed io ero là, come sorpreso
dalla sera,
arrampicata sui vetri
della mia finestra;
là
mentre l’aria
tornava a farsi tremula
di melanconia;
là
mentre il canto del cuculo
cadeva,
spegnendosi nel buio.
Ed io come sempre son là,
sospeso ai lati dei ricordi
a purificare il silenzio
mentre dondola ancora la culla
carezzata
da una pianella calda di speranza,
coll’odore della mela
che mia Madre posava dolcemente
nella cartella de la mia infanzia
prima di andare a scuola.