Disservizio al pubblico

di Raffaella D’Adderio

 pag.-19-vecchi cellulari

Dire telefonia mobile oggi è come parlare di qualcosa di superato, in fondo i nostri telefonini sono dei veri pc tascabili. Tranne i modelli più economici, non esiste telefono cellulare che non abbia la connessione internet. Si naviga anche per inviare messaggi (tramite whatsapp) e ci si tiene costantemente in contatto coi social network. Una cosa non è mai cambiata: le fregature! ossia gli inganni commerciali perpetrati a scapito dei consumatori. I gestori di telefonia mobile forse hanno un po’ tutti una linea promozionale accattivante che cela qualche piccolo tranello commerciale, qualcuno però adotta metodi che rasentano l’illecito e, per questo, si è visto sfuggire una bella fetta di utenti negli ultimi anni. Aziende che sfoderano tecniche di vendita di questo tipo realizzano una pratica commerciale aggressiva, consistente in una qualsiasi azione che condizioni il criterio di scelta del consumatore. Anche omettere parole, contravvenendo all’obbligo di trasparenza, è di per sé punibile per legge perché si pilota il fruitore del servizio verso comportamenti pag.-19-nuovi cellularicommerciali non spontanei. Quando il gestore del servizio è in una posizione in cui sfrutta il suo potere verso il consumatore per limitarne la libertà di scelta, siamo in presenza di un indebito condizionamento. A creare il disservizio al cliente concorrono l’azienda che offre il prodotto commerciale e, con minore responsabilità, gli operatori che rispondono dai call center. Portabandiera del precariato più feroce, bipedi con le cuffie agli ordini del padrone, questi ultimi soffrono una instabile condizione lavorativa che li rende poco motivati a svolgere bene trattative di cui conoscono poco o niente e scarsamente inclini a seguire criteri di cortesia e competenza. Chi di noi non ha fatto esperienze come consumatore di un qualche servizio commerciale? Nello specifico, nessuno rinuncia ai servizi di telefonia mobile forniti da noti gestori. L’esigenza indispensabile di comunicare tramite telefonino ci ha reso spesso destinatari di campagne promozionali invasive e ignari consumatori dei prodotti “convenienti e irrinunciabili” di queste ultime. Occhio all’aggettivo “irrinunciabile”, il mantra a cui far riferimento da quando si accetta la prima promozione sul proprio telefono. Se, malauguratamente, perdete di vista un SMS con cui vi si chiede il rinnovo della promozione mensile o non volete sentirvi vincolati ai tempi di ripristino o di disattivazione della stessa, dovrete sottostare a una serie di maltrattamenti e privazioni. E in cosa consistono? Prima di tutto, dalle 22 del giorno in cui vi scade la promozione telefonica (orario in cui gli operatori non sono più “operativi”), il vostro credito diventa negativo se insufficiente a coprire la spesa o scalato in automatico se comprensivo della cifra idonea. Nel primo caso è annullata ogni altra promozione anche se correttamente pagata e indipendente da quella scaduta (es.: Giga per navigare in internet). Non vi rimane neanche la possibilità della chiamata con l’ SOS richiamami di cui si può fruire in caso di mancato traffico telefonico e il rinnovo della promozione è inderogabile. Tutto ciò non vi viene comunicato in tempo reale. Una voce guida registrata (sono le ore 22) è l’unico contatto pseudo-umano a darvi laconiche risposte. Essa vi conferma il traffico negativo e la necessaria ricarica (non specificata) per accedere al servizio di chiamata. Siete costretti ad attendere la mattina dopo per ricevere informazioni più chiare. “Lei non può dimenticare il giorno in cui si rinnova la promozione, le arriva un Sms dal gestore per ricordarglielo” vi dicono. Il gestore telefonico ha dalle 24 alle 48 ore per attivarvi promozioni e crediti e voi soltanto qualche ora per decidere o per ricordare. Cosa da tenere a mente è che la promozione non è legata a un contratto e quindi non prevede alcun obbligo legale, per cui l’unico rischio da correre dovrebbe consistere nel trovarsi bloccata la sola promozione che non avete ancora rinnovato né disdetto. Così non è: quel poco credito che avete vi viene estorto e il resto della somma dovuta per l’attivazione è preteso con metodi coercitivi attraverso limitazioni del tutto arbitrarie. Sembra un regolamento di conti tipico di altre realtà. Non è tutto. Se vi imbattete in questa famosa azienda, non lasciate mai credito in esubero perché vi verrà scalato (anche se di pochi euro), appioppata qualsiasi altra promozione persino quasi identica a quella che avete già in corso (perciò superflua) e inviato un posticcio Sms di ringraziamento per averla accettata. Il non plus ultra è quando vi rimproverano per aver chiamato troppo spesso il numero clienti. Rischiate di provocare un incidente diplomatico tra i responsabili d’azienda e gli operatori, rei in tal caso di non essere stati esaustivi e per questo bacchettati dai primi. In questo frangente, vi consigliano di mandare un Sms gratuito al numero clienti con scritto “Chiamami” perché sarà un operatore a ricontattarvi quando gli farà più comodo. Sovvertito anche in questo caso il rapporto venditore/cliente.

 

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