Un paesaggio fisico ma anche poetico
Ugo Caggiano espone le sue preziose carte in una galleria che si affaccia sulla Piazza San Nicola a Tolentino. Bellezza che si aggiunge a bellezza! Tutta la ricerca pittorica e plastica di Ugo Caggiano ruota intorno a un fondamentale motivo: il paesaggio. Dal paesaggio derivano e si concretano visione estetica e stato emotivo, presupposti durevoli, ormai consolidati, di una affinata sensibilità visiva, stimoli di una creatività che fluisce felicemente. Un paesaggio da intendersi in senso fisico, come conformato e visto, ma anche in senso psicologico e poetico, con l’aura di una storia i cui reperti sono ancora ravvisabili. In esso il rapporto con il luogo diventa riferimento intimistico, quasi occultato nell’opera in virtù di una autonomia che questa acquisisce attraverso una piccola e complicata storia di manipolazioni e di ricerche. Nel risultato espressivo le motivazioni, pur conservando l’impronta e il fascino di ciò che le ispira, si manifestano come filtrate dalla fervida inventiva: conseguenze di un innamoramento che si esprime in crescendo, nell’amalgamarsi delle forme, nel tripudio dei colori. L’astrazione gli serve per amalgamare, fondere e contenere tutto questo; è conseguenza anch’essa di una stratificazione di realtà e di significati. Si evidenzia anche in ciò la volontà di mettere a contatto l’opera con il reperto che la ispira, per una congiunzione anche fisica tra passato e presente; un processo di recupero e assemblaggio di testimonianze; una metamorfosi che avviene fatalmente, per necessità di sintesi e di rapporto tra situazioni reali e immaginate. La carta, suo materiale privilegiato – gli è cara da sempre! – lo asseconda anche in questo caso per trarne visioni raffinatissime che offrono, oltre al pensiero e le suggestioni che le ispirano, una particolare piacevolezza.
Lucio Del Gobbo