Pensieri e parole in libertà

Raccolti in strada, in piazza, sul web

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L’ordinanza provinciale

La Provincia ha emesso una ordinanza con cui autorizza il Cosmari a raccogliere 8mila tonnellate in più di rifiuti organici. Forse il Presidente Pettinari avrebbe dovuto raccomandare a tutti i cittadini della provincia maceratese di mangiarsi tutto quello che acquistano, per produrre meno rifiuti organici! Oltretutto sarebbero tutti più satolli, più felici e con più soldi in tasca: meno esborsi ai Comuni per le tasse sul l’immondizia e meno cibo acquistato!

 

L’ora si avvicina

orologio del 500

Il Maestro Gorla e il suo assistente continuano a lavorare sull’orologio lasciatoci in eredità dai nostri antenati. L’ora del suo riposizionamento si avvicina.

 

 

Vado in bagno

 cellulari in carica

“Vai a lavarti le mani?” – “No, vado a mettere in carica il cellulare!

 

 

 

Lepanto e le sarde

Nella battaglia navale di Lepanto le galere cristiane batterono quelle turche perché avevano più cannoni e archibugieri rispetto ai turchi, armati soprattutto di archi. Ciò che non si sa è che ai Cristiani fu dato un rancio prima della battaglia a base di “sarde in saor” e di “baccalà mantecato”, annaffiati da “prosecco” e “pinot”. In genere alle ciurme e ai soldati il rancio era di solo “biscotto” (gallette) e “acqua e aceto”. Le “sarde in saor” (sarde in sapore), infarinate fritte, poi cotte con vino, aceto, zucchero e molta, molta cipolla bianca, e il “baccalà mantecato” con aglio, latte e olio d’oliva, sono piatti marinari veneziani. A Lepanto, oltre alla grazia della Madonna e ai cannoni, le “sarde in saor” e il “baccalà mantecato” con una “ombra” di bianco fecero vincere la battaglia. Le cipolle e l’aglio sono anche afrodisiaci: puzzerà l’alito, ma i risultati non mancano e a Lepanto li tirò così su che i Cristiani vinsero la battaglia. Non sono quindi le giaculatorie e le pie intenzioni di multiculturalismo e fratellanza cristiana a salvare la nostra civiltà, ma l’essere preparati a difenderla da altre civiltà, diverse e contrarie alla nostra. Ho chiesto al “veneziano” Alessandro Canzoneri, marito della “montolmese” Silvia Morici: “Queste antiche prelibatezze marinare veneziane esistono ancora?” Ha risposto: “Sì, le magnémo ancora a Venexia, ciò!” Me ne ha portate al-cune porzioni, e ho capito che se non lo avessi conosciuto avrei rischiato di tirare le cuoia senza aver potuto mangiare le sarde e il baccalà di Lepanto. Silvia, a Corridonia, ha fatto del celebre negozio di alimentari del mitico Mario Cesca una specie di kamasutra del palato, portandoci salumi e formaggi di altre parti d’Italia. Purtroppo, le sarde in saor e il baccalà mantecato dovremo andare a Venezia per gustarceli. A meno che Silvia non trovi un “canal” che possa portarceli qui, naturalmente refrigerati a dovere.

Giorgio Rapanelli

 

 

La scorta

A me non scandalizza che un senatore usi la scorta per andare all’Ikea. Mi sconvolge che uno che guadagna 15 mila euro al mese faccia spesa all’Ikea!

Un amico su FB

 

Allerta allagamenti

Il Po è così carico d’acqua che ora si chiama… un bel Po’.

Bufale Maceratesi

 

I cancelli

Smontano i cancelli… poi smonteranno le porte, le persiane, caricheranno gli armadi, il frigo, la tv e il trasloco sarà completo.

Maceratese alla finestra

 

L’arma sotto le coperte

Per paura dei ladri dorme con l’arma sotto le coperte; gli parte un colpo e si spara su un piede. L’uccello è salvo: impaurito dallo sparo si è nascosto nelle mutande!

Maceratese in piazza

 

Il salvagente

I maceratesi ricercano nei supermercati le attrezzature estive da mare: in vista dell’inverno acquistano i salvagente per non annegare nelle buche!

 

 

Siamo alla frutta…

siamo alla frutta

 

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