di Francesco Sabbatini
La vita è un continuo divenire, una strada che siamo destinati a percorrere senza possibilità di fermarsi, le fasi di stallo non sono ammesse perché nel momento in cui ci si ferma, cambia la strada. Ognuno di noi ha una guerra in corso ed è difficile curare i rapporti umani come si dovrebbe; ogni parola va soppesata come una pietra preziosa, tarata e minuziosamente selezionata, smussata per non essere utilizzata come oggetto contundente verso la sensibilità altrui. Ammiro chi riesce a sorridere nonostante i suoi bui interni e le sue eclissi emotive, chi continua a sperare in una idea capace di cambiare il mondo se solo ci si credesse un pizzico in più, chi dona conforto con una parola gentile a un’anima sofferente che lotta contro gli spettri dei problemi. Non siamo artefici di noi stessi perché partiamo già col presupposto di essere lontani anni luce da uno scopo quindi ci limitiamo soffermandoci su quello che non siamo e su ciò che non abbiamo. La consapevolezza di essere causa prima del nostro destino deve scaturire dalla conoscenza di poter avere e poter essere determinate cose, avere le capacità di realizzare qualunque cosa. La sconfitta che ci attanaglia nella maggioranza dei casi è la delusione dovuta alle aspettative riposte in altre persone, il segreto è confidare unicamente in se stessi, l’unica entità che non può ledersi. Avere il coraggio di vivere è un atto di eroismo che si compie quotidianamente, sorridendo scegliamo di farlo accadere. La forza è la voglia di vivere e regalare un po’ di noi agli altri per far capire loro che non siamo soli in trincea. Ognuno di noi è un combattente e sapere di non essere soli ci sprona a lottare per migliorare le cose.