Visioni d’inverno

di Francesco Sabbatini

 caminetto-acceso

Ti sei annunciato con una folata di vento, un timido biglietto da visita che ha fatto sussultare le ultime foglie rapprese sui rami pronti a scheletrirsi. Autunno. Porti via ogni speranza estiva, i raggi solari divengono freddi e scoloriti, le foglie sparse ovunque come splendidi coriandoli multicolori; le giornate si accorciano e i caminetti delle case attendono trepidanti le nostre sedute dinanzi al loro cospetto. Davanti al fuoco scoppiettante rimaniamo sopiti e cercandoci le mani ci stringiamo forte per sviluppare più calore come se fossimo noi la scintilla che fa ardere quella fiamma. Una spessa coltre di freddo intenso sta bussando alle imposte socchiuse, noi non apriamo, rimane fuori ad ammantare la natura come una dolce coperta avvolgente che la coccola lasciandola inerme. Gli occhi sono lucidi e brillano del riflesso della fiamma, si sviluppano curiosi giochi di ombre che prendono vita alle nostre spalle. Protagonisti inconsapevoli di un chiaro-scuro di luci e ombre continuiamo a contemplare quelle fiamme, rapiti dall’atmosfera che si è creata, immaginiamo l’inverno.

 

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