“900 Buonaccorsi” tra luci e ombre

Prossime all’inaugurazione le sale per l’arte moderna

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Giunta al gran completo a fare da ala al Sindaco Romano Carancini per la presentazione di “900 Buonaccorsi”, ovvero l’allestimento al piano superiore di Palazzo Buonaccorsi della collezione di arte moderna, che sarà fruibile dal pubblico il prossimo 7 dicembre. Quindi l’Amministrazione Carancini, quando mancano pochi mesi alla fine del suo mandato, ha cominciato a fare i “bòtti” e, dopo l’impegno assunto con il ripristino dell’orologio del ‘500 che avanza a passi regolari, come si conviene a un orologio ancorché vecchio, ecco il fuoco d’artificio della nuova Pinacoteca. Sono momenti importanti (va ricordato anche il recente allestimento delle sale per l’arte antica) per far tornare Macerata a essere l’Atene delle Marche. Nelle sedici stanze saranno 160 le opere esposte, con altrettante di scorta per permettere la rotazione al fine di una più completa fruizione, e con il supporto dell’informatica per poter ammirare in via virtuale anche le restanti 500 opere che non riusciranno a trovare spazio nel reale. Top secret sulla scenografia ma, per coinvolgere i pigri maceratesi sempre poco restii a uscire da casa, specie in inverno, saranno spediti alle famiglie 20mila opuscoli che illustreranno quello splendido scrigno che è il Palazzo Buonaccorsi. Con questo ulteriore arricchimento della realtà museale cittadina si delinea ancor più la scelta politica di Carancini, tesa a ridare prestigio culturale, finalizzato a un incremento del flusso turistico, alla città di Macerata. E di questo siamo contenti, perché crediamo in tali scelte che, però, andrebbero supportate diversamente da quanto sta avvenendo in questi ultimi mesi. E’ il classico schema fatto di luci e ombre, questa volta senza sfumature ma dai toni piuttosto netti. Dalle luci che illumineranno le opere d’arte si passa, infatti, alle ombre di acquisizioni discutibili, e il riferimento, senza mezzi termini, è alla vicenda ParkSì. Perché discutibile (senza entrare nel merito economico dell’operazione, di cui abbiamo già scritto)? Discutibile perché attrezzando così bene Palazzo Buonaccorsi sarebbe più sensato realizzare il parcheggio sotto Rampa Zara, a servizio diretto del Buonaccorsi, piuttosto che acquisirne uno dall’altra parte della città. Sic et simpliciter.

Fernando Pallocchini

 

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