Imperatore nella Francia Picena
Daniele Petrella-Don Giovanni Carnevale-Domenico Antognozzi
Presentazione in grande stile al teatro dei Salesiani per l’ennesimo libro di don Giovanni Carnevale, scritto in collaborazione con Domenico Antognozzi e con la presenza dell’archeologo Daniele Petrella, presidente dell’Iriae (International Research Institute for Archeology and Ethnology). Numeroso, attento e interessato, il pubblico presente. Nella sostanza è stato tradotto un testo antichissimo del monaco germanico dell’abbazia franca di San Gallo, Notker Balbulus (840-912), scritto in latino. Costui narra numerosi aneddoti riguardanti Carlo Magno, descrizioni di seconda mano in quanto raccontatigli da un militare vicinissimo all’imperatore. Sono brevi spaccati di vita in cui si evidenziano intelligenza, furbizia, religiosità, rettitudine di Carlo Magno. I due autori-traduttori hanno avuto l’accortezza di pubblicare sulla pagina di sinistra la versione in latino medievale e su quella destra la traduzione in italiano. Tutto interessante ma ciò che più ci riguarda sono alcune piccole parti del racconto dalle quali si evince che Aquisgrana non poteva essere in maniera assoluta ad Aachen. Vediamo alcuni passi…
Alcuino
Albino (Alcuino) era a Pavia, presso il monastero di Sant’Agostino e per andare da Carlo Magno si imbarcò su una nave: ad Aachen da Pavia non ci vai in barca, ma nel Piceno sì, prima per fiume (Ticino e Po) poi per mare.
I Franchi
Erano onorati del titolo di servi dei Franchi: i Galli, gli Edui, gli Aquitani, gli Spagnoli, gli Alemanni, i Bavaresi… ognuno di questi popoli viveva nella sua zona, non i Franchi che provenivano da altrove: non da Aachen, ove erano altri, bensì dalla Francia Picena.
La Francia nuova
C’era qui da noi (ndr in Germania), nella Francia nuova… come a dire che c’era una Francia antica, quella delle origini, la Francia Picena.
La Francia antica
Anche nella Francia che si chiama antica… che commentare? c’era una Francia antica, quella Picena.
La pozzanghera
Carlo Magno, riferendosi a Costanti-nopoli, dice: “Magari non ci fosse questa pozzanghera d’acqua fra di noi! Forse potremmo condividere le ricchezze d’oriente o averle in comune utilizzandole insieme”. Qui proprio Aachen non c’entra: è l’Adriatico che divide Costantinopoli da Aquisgrana, nel Piceno.
Le acque del Dio Granno
…Ove era la residenza reale presso le acque del Dio Granno… ci veniva Caracalla percorrendo la Salaria, che non porta ad Aachen!
Gli inviati dalla Persia
Arrivarono da lui inviati dalla Persia che, non conoscendo dove stesse la Francia, stimarono importante sbarcare su un litorale italiano, per la fama di Roma dove sapevano comandare quello. Roma non è prossima ad Aachen ma al Piceno sì, quindi Aquisgrana…
Fernando Pallocchini