Scollegàti dalla realtà

Quando il Social Network ti prende troppo

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Non sono un gran frequentatore di Facebook né degli altri social network, tanto che non ho una mia pagina personale ma seguo quella de La rucola dove inseriamo quanto pubblichiamo sul sito. Quindi molto lavoro e poco divertimento. Poco, no niente. Poco perché ogni tanto, tra i post che scorrono nella home, una frase o un video attirano l’attenzione e, per un minuto, mi catturano. Infatti ogni tanto da Facebook tiro fuori qualche battuta arguta che poi pubblico per condividerla con i lettori. Qualche giorno fa ho guardato un breve video, ve lo racconto… un signore con il suo cane sta in riva a un laghetto, il cane è felice perché il padrone gli tira un legnetto in acqua e lui si tuffa e nuota per andarlo a recuperare, poi lo riporta, si dà una vigorosa sgrullata e aspetta il nuovo lancio. Intanto l’uomo, che ha in mano un telefono connesso con internet, con movimenti rapidi delle dita fa scorrere immagini, batte brevi messaggi, sorride tra sé, in modo automatico riprende il legnetto e lo tira di nuovo nel lago… il cane si tuffa, nuota, riporta, attende… e il suo padrone continua a cliccare … rilancia… tutto questo per alcune volte, fino al momento in cui dopo aver lanciato per l’ennesima volta si ritrova a cliccare sul legnetto: ha tirato in acqua il cellulare! e si tuffa per cercare di ritrovarlo. Morale della storia? La sua mente è talmente presa dal social network che si è scollegato dalla realtà, non connette più con quello che sta realmente facendo, il che lo porta a un automatismo incontrollato e dannoso. Certamente quella del video è una situazione creata, divertente perché le disavventure altrui hanno sempre fatto ridere l’essere umano, ma anche fortemente autoironica perché, oggi, sempre più persone sono talmente prese da Facebook (e simili) da scollegarsi sempre più spesso dalla realtà. Ora vi racconto un fatto realmente accaduto a un mio conoscente, molto indicativo di quanto sta accadendo. Questa persona è malata ed è molto preoccupata per il suo stato di salute. Si reca in un centro medico per fare degli esami e il dottore che lo visita, mentre fa scorrere sul corpo i suoi strumenti diagnostici segue con lo sguardo un tablet. Il paziente è nervoso perché si è reso conto che il dottore non sta attento al suo lavoro ma lo esegue meccanicamente mentre legge i post sul social. E’ la stessa situazione del video. Solo che qui ci sta di mezzo la salute di una persona, c’è di mezzo un medico (oltretutto ben pagato per quello che fa) che invece di applicarsi alla sua missione si applica ad altro, che lo interessa di più, che ha catturato la sua attenzione distogliendola dalla realtà. E’ un caso unico? No, perché sempre questa stessa persona, in altra struttura medica, il mese successivo si è dovuta sottoporre ad altri accertamenti. Questa volta il dottore che lo visita è attento al suo lavoro ma… è sul social la segretaria, che quando non prende appunti dettati dal dottore si precipita rapida sul cellulare a controllare e a cliccare. Che dite, così presa da Fb e scollegata con la realtà oggettiva, avrà preso gli appunti giusti o avrà scritto una qualche banale risposta inviando, invece all’amico virtuale di turno i trigliceridi del paziente?

Fernando Pallocchini

 

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