Terremoto Biogas: alcuni nomi degli indagati

Irregolarità della Provincia saranno

segnalate alla Corte dei Conti

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E’ con sfogo liberatorio che diffondiamo la notizia che viene oggi riportata da tutti gli organi di stampa: la Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza di Ancona, con l’ausilio del Corpo Forestale dello Stato, hanno concluso le indagini sullo “scandalo biogas” durate 15 mesi. Un dirigente e due funzionari della Regione Marche, secondo l’accusa della Procura convalidata dal Gip, avrebbero concorso a realizzare un disegno criminoso, allo scopo di «velocizzare» il rilascio delle autorizzazioni a costruire molte centrali biogas sul nostro territorio. In tal modo, i funzionari pubblici chiamati in causa, “a fronte di donazioni e regalie (in una parola: tangenti), avrebbero consentito a un ristretto gruppo di imprenditori di beneficiare illecitamente degli incentivi pubblici erogati nello specifico settore”.

Quindici sono le società indagate, spunta anche la centrale a biogas di Corridonia, e nomi a noi noti: Antonio e Alessandro Lazzarini, Paolo Pesaresi, tra gli imprenditori, Cossignani, Calvarese e Moretti, tra i funzionari della regione. I reati contestati sono gravi: concussione; corruzione, abuso d’ufficio, falsità ideologica, truffa ai danni dello Stato, nonché illeciti urbanistici ed ambientali.

Vogliamo esprimere il nostro riconoscimento ed il più completo appoggio alla doverosa azione della Magistratura. Azione che continueremo a sostenere anche con le nostre denunce, affinché venga fatta piena luce sulla vicenda e sulle eventuali responsabilità politiche, di chi ha posto in essere questo sistema delinquenziale.

Ora, però, ci domandiamo, che ne sarà della centrale a biogas di Corridonia, quando verrà finalmente smantellata?

Sembra proprio che la Procura fosse in procinto di sequestrare le centrali coinvolte, ma poi, grazie al Decreto Legge n°91/2014 detto “salva biogas”, la Procura ha dovuto fare un “dietro front” e successivamente la Provincia di Macerata ha concesso la V.I.A. postuma. Il tutto non sembra casuale: l’ente regionale ha creato il problema biogas, il Governo gli ha offerto la sanatoria e la Provincia ha chiuso il cerchio. Infatti, con la determina n°234 del 7.7.2014 il dirigente provinciale dott. Luca Addei e il responsabile dell’ufficio ambiente dott. Roberto Ciccioli hanno dato V.I.A. positiva alla centrale di Corridonia. Merito di tale decisione va dato anche all’Assessore Biagiola, detto anche “assessore Eolo” dato che le sue parole sull’improcedibilità della V.I.A. sono state portate via dal vento. Il merito va anche al Presidente della Provincia di Macerata Pettinari che mai si è degnato di confrontarsi con noi su queste tematiche.

Concedendo la V.I.A. la Provincia ha contravvenuto alla normativa europea, che non ammette il procedimento ex-post (cioè a costruzione ultimata), come continuiamo a ripetere noi del Comitato e i Comuni di Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto, visto anche il parere del Consiglio di Stato nel caso di Osimo.

Sulla questione biogas quindi, anche la Provincia ha commesso gravi errori che potrebbero, alla luce dei fatti, danneggiare i cittadini, il territorio e l’ambiente che ci circonda, costringendo anche cittadini e amministrazioni comunali a ulteriori ricorsi ai tribunali amministrativi.

Le irregolarità commesse dalla Provincia le segnaleremo alla Corte dei Conti, perché in quanto cittadini, siamo stanchi di pagare per alcuni politici e funzionari.

Ci auguriamo infine che, dalla chiusura di queste indagini emergano tutte le responsabilità, di chi nella nostra regione ha creato e alimentato questo tremendo pasticcio e che la sanatoria in atto al Governo con il famigerato art. 15 comma 4 del decreto n° 91 “agricoltura ed ambiente”, si risolva con l’abrogazione del comma stesso. Che finalmente prevalga la legittimità e l’ascolto delle voci dei cittadini che si levano in coro, oramai da troppo tempo, ed invocano il rispetto dei più elementari diritti alla salute ed alla proprietà, affinché possiamo tornare ad essere finalmente: CITTADINI E NON SUDDUTI!

Il Comitato

 

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